Evoluzioni e disturbi del movimento

Roberto Carlo Russo – Evoluzioni e disturbi del movimento. Basi e nuove prospettive per conoscere il bambino.
Casa editrice Ambrosiana, Milano (2003).
con Allegata videoregistrazione in DVD
L’obiettivo del libro è quello di affrontare in termini approfonditi l’organizzazione ed evoluzione degli schemi motori con le sue variabili ai limiti tra la norma e la patologia (spesso non valutate o considerate nella norma) e le caratteristiche anomale sostenute da fattori organici e/o relazionali. Viene sottolineata l’importanza degli effetti negativi dei disturbi motori sul piano cognitivo e relazionale. La valutazione motoria viene proposta tramite le attività di gioco normalmente in uso nel bambino; tale modalità permette di cogliere la reale organizzazione del movimento con i suoi riflessi sulle strategie motorie, sulle abilità, sull’impegno economico e sulla carica emozionale espressa. In particolare viene affrontata l’evoluzione degli schemi motori nelle diverse attività e rapportate al tipo di esperienze fatte.
Viene trattata (già presentata nel 1985) l’originale impostazione della progressione evolutiva dell’atto motorio, tramite il passaggio dal coordinamento, all’inibizione della diffusione dello stimolo e al processo d’integrazione somatica. L’analisi dei disturbi dell’atto motorio permette di identificare una serie di fattori dipendenti dai processi funzionali di specifiche strutture. Nel libro viene affrontato lo studio della genesi delle diverse competenze a partire dalle prime fasi di vita e a seguire le prime attività volontarie, i meccanismi difensivi e le prassie. L’evoluzione e i disturbi del movimento sono impostati in un’ottica di globalità nella quale le potenzialità motorie rappresentano lo strumento essenziale per conoscere e rapportarsi nella vita.
Segue un glossario dei termini specifici al fine di favorirne un uso appropriato per una migliore comunicazione.
Allegato DVD che riporta le immagini dell’evoluzione normale in specifiche attività, delle patologie dell’atto motorio e dell’organizzazione motoria in due patologie psicomotorie: la debilità motoria e l’insufficiente inibizione motoria.
L’indice è visibile in CSPPI alla voce Direttore Scientifico R.C. Russo
Casa Editrice Ambrosiana, Milano, Via Gargano21, Tel.5220221
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Sviluppo neuropsicologico del bambino

Roberto Carlo Russo
Sviluppo neuropsicologico del bambino
Casa editrice Ambrosiana, Milano (2002)
L’obiettivo del libro è quello di fornire una panoramica sullo sviluppo del bambino e delle sue variabili in rapporto alla pluralità di fattori ambientali che entrano in un complesso gioco d’interazione con le caratteristiche tipologiche del bambino.
L’orientamento della socialità nell’infanzia ha spesso mostrato notevoli modifiche in rapporto alle diverse condizioni di vita della società d’appartenenza.
La disamina del secolo appena passato mostra continue variazioni degli usi e costumi delle società più evolute per il travolgente sviluppo tecnologico, per l’aumento delle possibilità comunicative e per la commistione di etnie diverse con il relativo bagaglio di competenze e usanze. Il miglioramento delle condizioni economiche ha notevolmente contribuito alla crescita sociale che, per contro, ha richiesto un maggiore impegno produttivo e una variazione sostanziale nelle modalità educative.
Il raggiungimento della società del benessere ha portato un notevole aumento e arricchimento di stimoli evolutivi con la conseguenza di una precoce evoluzione dell’infanzia, ma ha anche determinato una vita infantile più frenetica e spesso caotica, per le problematiche connesse al ritmo di vita del nucleo familiare.
Ma la società del benessere non è tale per tutti; si sta sempre più affermando una demarcazione tra la parte della società privilegiata e quella che deve arrancare per raggiungere una migliore qualità di vita al prezzo di grandi sacrifici e di superlavoro.
La crescente presenza di individui provenienti da altre nazioni in cerca di lavoro, ha determinato una marcata diseguaglianza dei mezzi di sussistenza tra questi e gli altri, una vita precaria con un futuro meno promettente. I bambini degli immigrati vivono concretamente questa realtà: la loro cultura e le loro usanze si intersecano e si mischiano con quelle degli abitanti stanziali, spesso perdono gli antichi privilegi delle loro origini e nel contempo subiscono gli effetti delle grandi modifiche sociali e del confronto con i compagni più avvantaggiati di loro.
Si assiste sempre più frequentemente a distorsioni dei processi di sviluppo che includono l’autonomia, l’aggressività e la socialità, a tal punto da ritenere arduo potere includere nella norma una vasta percentuale di bambini. La norma evolutiva cambia in rapporto alle modifiche sociali, ma come varia il bambino in rapporto al rapido evolvere delle culture sociali, alle variegate miscele di usi e costumi appartenenti a società diverse?
Per dare risposta a questa domanda, comprendere il significato di queste modifiche dello sviluppo, le eventuali distorsioni evolutive, il conflitto tra le diverse usanze, è necessario prendere in considerazione l’ambiente di vita con i suoi modelli genitoriali, il tipo e la struttura sociale, i potenziali comportamenti dettati dal codice biologico, le tipologie genetiche, le caratteristiche neurofunzionali precoci, gli orienta-menti neuropsicologici e gli eventi della vita del nucleo familiare e sociale.
Il libro tratta i primi sei anni di vita, base fondamentale per lo sviluppo della persona, mentre per il periodo della latenza e dell’adolescenza sono state tracciate le principali linee evolutive.
CEA EDIZIONI Costo € 34,70

Roberto Carlo Russo – Diagnosi e terapia psicomotoria. Casa editrice Ambrosiana, Milano (2000)
L’autore nell’affrontare la trattazione della diagnosi e terapia psicomotoria parte dal presupposto indispensabile di considerare il «problema del bambino», sia dal punto di vista diagnostico che terapeutico, nel complesso sistema di dinamiche relazionali e di reciproci influssi e condizionamenti ambientali.
L’impostazione del lavoro tiene conto della globalità della persona che si forma attraverso un percorso nel quale si intersecano e interagiscono le caratteristiche costituzionali del bambino, la personalità dei genitori, la variabilità dei modelli di riferimento, gli eventi ed esperienze del bambino nell’ambito familiare e sociale, il periodo di comparsa dei disturbi, la tipologia del comportamento del bambino e le sue variabili nel percorso evolutivo. Tutti questi fattori sono fondamentali sia per la diagnosi che per l’approccio alla terapia.
La valutazione psicomotoria che viene presentata, oltre ad analizzare la modalità d’essere del bambino nella relazione con l’altro, dovrà valutare l’organizzazione della motricità, delle informazioni, della conoscenza del sé corporeo, della capacità di organizzazione spazio-temporale, della comunicazione, della espressione grafica, dei processi attentivi e della emozionalità nei suoi aspetti affettivi ed emotivi. L’analisi dei disturbi dell’atto motorio apre una nuova modalità di valutazione che, oltre a considerare le strutture competenti e l’eventuali disfunzioni, considera anche le modalità organizzative tipiche di uno stile psicomotorio. Le principali sindromi psicomotorie, le sindromi relazionali d’interesse psicomotorio e l’impaccio del movimento, vengono riviste dall’autore con una nuova impostazione rispetto alle precedenti.
L’aspetto originale risiede nel significato dato alla terapia, nel tipo di setting, nell’identificazione degli obiettivi e nella modalità di conduzione della terapia centrata sul «bisogno» evolutivo del bambino. Alla fine del libro viene riportato un glossario dei termini specifici per favorire una più valida comunicazione tra gli addetti ai lavori.
L’indice è visibile in CSPPI alla voce Direttore Scientifico R.C. Russo
Casa Editrice Ambrosiana, Milano, Via Gargano21, Tel.02/5220221
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Roberto Carlo Russo – Diagnosi e terapia psicomotoria. Casa editrice Ambrosiana, Milano (2000)
L’autore nell’affrontare la trattazione della diagnosi e terapia psicomotoria parte dal presupposto indispensabile di considerare il «problema del bambino», sia dal punto di vista diagnostico che terapeutico, nel complesso sistema di dinamiche relazionali e di reciproci influssi e condizionamenti ambientali.
L’impostazione del lavoro tiene conto della globalità della persona che si forma attraverso un percorso nel quale si intersecano e interagiscono le caratteristiche costituzionali del bambino, la personalità dei genitori, la variabilità dei modelli di riferimento, gli eventi ed esperienze del bambino nell’ambito familiare e sociale, il periodo di comparsa dei disturbi, la tipologia del comportamento del bambino e le sue variabili nel percorso evolutivo. Tutti questi fattori sono fondamentali sia per la diagnosi che per l’approccio alla terapia.
La valutazione psicomotoria che viene presentata, oltre ad analizzare la modalità d’essere del bambino nella relazione con l’altro, dovrà valutare l’organizzazione della motricità, delle informazioni, della conoscenza del sé corporeo, della capacità di organizzazione spazio-temporale, della comunicazione, della espressione grafica, dei processi attentivi e della emozionalità nei suoi aspetti affettivi ed emotivi. L’analisi dei disturbi dell’atto motorio apre una nuova modalità di valutazione che, oltre a considerare le strutture competenti e l’eventuali disfunzioni, considera anche le modalità organizzative tipiche di uno stile psicomotorio. Le principali sindromi psicomotorie, le sindromi relazionali d’interesse psicomotorio e l’impaccio del movimento, vengono riviste dall’autore con una nuova impostazione rispetto alle precedenti.
L’aspetto originale risiede nel significato dato alla terapia, nel tipo di setting, nell’identificazione degli obiettivi e nella modalità di conduzione della terapia centrata sul «bisogno» evolutivo del bambino. Alla fine del libro viene riportato un glossario dei termini specifici per favorire una più valida comunicazione tra gli addetti ai lavori.
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Elenco degli articoli pubblicati
Patologie Neuropsichiatriche Infantili
ADHD o Instabilità Psicomotoria
ADHD (Attention Deficit Hyperacttvity Desorder) o Instabilità Psicomotoria di Roberto Carlo Russo
Per definire un bambino con grande quantità di attività motoria i termini “instabile psicomotorio” e”ipercinetico” risultano quelli più diffusi e sicuramente più usati col significato di sindrome…
Allattamento a richiesta: biologia e processo di separazione-individuazione
La nascita è il primo passo del lungo processo di separazione: la separazione fisica dal corpo della madre, ma il bambino, abituato nel periodo gestazionale ad una unità inscindibile «Sé-madre», nonostante la separazione fisica vive ancora l’unione tra il Sé ed il non Sé (madre). La madre che ha rappresentato la fonte di vita
Attaccamento
Donald Woods Winnicott (1965) ha segnalato l’importanza e relativi effetti della Deprivazione Materna della Care nel corso del primo anno. Per una sana evoluzione Winnicott ha dato importanza a tre competenze materne: holding (contenimento), handling (manipolazione), object presenting (presentazione della realtà tramite gli oggetti e ha affermato che …..
Attività motorie specifiche (lancio, calcio, salto)
Le attività che il bambino usa di frequente nel gioco motorio con i coetanei o con l’adulto, permettono una specifica valutazione delle reali competenze motorie. Il loro studio ha portato ricche informazioni: uso degli schemi, loro coordinamento, velocità esecutiva, precisione del risultato, adeguamento della forza applicata …….
Autismo: Stress Evolutivo o Evoluzione Autistica?
Alle sindromi autistiche appartengono tutte quelle forme in cui il nucleo patogenetico, agente nei primi tre anni di vita, è costituito da un grave disturbo della comunicazione sostenuta da diverse cause ipotizzate: fattori organici, mutazioni genetiche, alterazioni metaboliche, carenze neurofunzionali, inadeguati modelli di riferimento, fattori ambientali che condizionano una difficoltà da parte dei modelli (anche potenzialmente adeguati) di rapportarsi alle caratteristiche neurobiologiche che si differenziano da una norma evolutiva.
Bisogni evolutivi del Bambino
Il comportamento del bambino è frutto di un lungo evolvere che, partendo da una base biologica, interagisce con le condizioni socio-culturali dell’ambiente in cui vive. L’adattamento comportamentale del bambino deve prendere in considerazione il fenomeno in atto e rapportarlo alle caratteristiche specie-specifiche ……
Condizionamenti sociali nel bambino
Dinamiche emozionali dell’atto motorio
Wallon (1932, 1956) nella sua pubblicazione sulle sindromi da insufficienza dell’organizzazione psicomotoria e sulle tipologie psicomotorie, ha dato importanza alla stretta correlazione tra il tono muscolare e le caratteristiche dell’individuo e relative variabili in rapporto alle situazioni…
Disgrafie
La scrittura è uno strumento di comunicazione scritta del lessico tramite una serie di segni convenzionali specifici e riconoscibili che vengono appresi tramite due modalità: una spontanea per gli stimoli apportati dalle immagini delle insegne pubblicitarie,
della stampa e della televisione…
Disprassia Evolutiva
Lo studio dell’evoluzione e organizzazione degli schemi motori nel bambino, con tutte le loro variabili che vanno dalla norma, alla variante della norma e alla patologia, vengono spesso non sufficientemente approfondite, valutate e considerate nella loro espressività ludica e in rapporto a differenti tipi di organizzazione motoria…
Disturbi Motori
Da questo gruppo di disturbi riteniamo importante non includere e differenziare numerose patologie neuropsichiche nelle quali il tipo di lesione o malformazione o disfunzione del sistema nervoso centrale definisce in modo specifico il morbo o la sindrome stessa…
Evoluzione dei processi attentivi
Una condizione essenziale per l=individuo umano e comune a tutti gli animali, è la possibilità di valutare gli stimoli ambientali per potere scegliere il comportamento più adeguato alla situazione in base alle proprie esperienze…
Evoluzione dell’Atto Motorio
La progressione degli infiniti atti motori possibili si realizza in tre livelli evolutivi: il coordinamento, il processo di inibizione alla diffusione dello stimolo e l’integrazione somatica …….
Gioco Simbolico e Produzione Fantasmatica in terapia psicomotoria
Winnicott è l’autore che ha portato nuove concezioni sui significati del gioco simbolico, affermando e sottolineando l’importanza di “quell’area intermedia” dove ciascun individuo può “giocare” le proprie progettualità…
Il significato dell’intervento psicomotorio e il setting
La diagnosi e la terapia vanno affrontate nell’ottica del problema bambino-ambiente, l’intervento infantile impostato in un’ottica centrata esclusivamente sul bambino ha fatto il suo tempo dal punto di vista scientifico…
Il supporto ai modelli di riferimento evolutivo
Nei nostri servizi frequentemente risulta difficile agganciare in modo sufficientemente
efficiente le figure genitoriali per sensibilizzarle all’inizio di una terapia per il bambino e alla
necessità di un loro supporto per i problemi educativi…
Insufficiente Inibizione Motoria
La progressione degli infiniti atti motori possibili si realizza in tre livelli evolutivi: il
coordinamento, il processo di inibizione alla diffusione dello stimolo e l’integrazione somatica…
Maldestrezza
Nel corso evolutivo l’apprendimento di nuovi schemi motori, assume il significato di rendere sempre più vantaggiosa e competitiva la propria attività…
Modelli evolutivi
L’analisi dei fattori elencati personali e sociali dei modelli, ci avverte della complessità di questa valutazione, pertanto, pur cosciente delle difficoltà, ho ritenuto importante procedere nella ricerca, prevedendone i limiti e la complessità e, ben lungi da volere etichettare e colpevolizzare le figure, solo sostenuto dallo studio per la conoscenza …..
Orientamento della personalità infantile
I risultati dell’interrelazione tra le caratteristiche di un genitore e le risposte comportamentali del bambino mi hanno stimolato a ricercare le tipologie di orientamento della personalità infantile di più frequente riscontro…
Sindromi d’interesse psicomotorio
Mi sembra indispensabile far precedere alla trattazione della patologia la definizione di quel periodo di vita che possiamo chiamare psicomotorio, in cui le modalità di essere dell’individuo sono dominate da un’unicità espressiva di stati e livelli emozionali e di comportamenti motori…
Processo di lateralizzazione e dislateralizzazione
La ricercatrice australiana Lesley Rogers (1970), studiando i polli ha scoperto che la lateralizzazione è comune a tutto il regno animale. Altri autori hanno riscontrato nei mammiferi la predominanza d’interesse visivo di un emi-spazio rispetto al controlaterale…
Sindrome da Scarsa Fiducia del Sé
È frequente il riscontro, di norma all’inizio delle elementari, di segnalazioni da parte degli insegnanti di bambini timidi, particolarmente riservati, richiedenti eccessivo aiuto, che tendono a perdersi per modeste difficoltà e…
Storia della Psicomotricità
Questa relazione si basa in parte sulla pubblicazione del 2001 frutto di un approfondito studio fatto dal Dr. Franco Boscaini sulla genesi della Psicomotricità
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