CENTRO CERTIFICATO DSA
Valutazione dei disturbi specifici di apprendimento (DSA)
Il nostro centro è accreditato dall’ATS di Milano per la diagnosi e la certificazione dei disturbi di apprendimento, garantendo in tal modo l’attivazione delle misure compensative e dispensative previste dalla legge 170, affinché il bambino o adolescente possa avere quella tutela e salvaguardia del diritto allo studio con interventi individualizzati.
La nostra equipe è composta da un neuropsichiatra infantile, una psicologa e una logopedista secondo i decreti normativi.
I bambini con disturbi dell’apprendimento hanno spesso una bassa autostima che li porta ad avere una scarsa fiducia di sé, quest’ultima si ripercuote non solo sul rendimento scolastico, ma anche nella qualità delle relazioni con i coetanei e in generale anche sulle attività extrascolastiche. L’autostima incide in generale sul benessere psicologico del bambino, con ricadute sull’equilibrio familiare.
I Disturbi Specifici di Apprendimento sono una condizione clinica legata alla difficoltà di lettura (dislessia), di scrittura (disortografia) di calcolo (discalculia), di scrittura nella componente grafo-motoria (disgrafia) in bambini che hanno un livello cognitivo nella norma.
Il periodo in cui si possono manifestare i prodomi può avvenire già alla scuola dell’infanzia, ma è con l’inizio della scuola primaria che sorgono i problemi più evidenti e solo alla fine della seconda primaria è possibile fare diagnosi di dislessia, disortografia e alla fine della terza primaria di discalculia.
Un percorso di trattamento e un metodo di studio personalizzato aiuteranno il bambino e l’adolescente ad essere maggiormente indipendente nei compiti scolastici e a sviluppare un vissuto emotivo di autoefficacia e di maggior autostima nelle diverse aree di sviluppo.
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CLINICA
Le Radici del Corpo offre un intervento multidisciplinare e integrato per accogliere le difficoltà emergenti del sistema famiglia e valutare la possibilità di una presa in carico che può essere rivolta al bambino o all’adolescente o al singolo adulto.
L’equipe multidisciplinare composta da psicologi, psicoterapeuti, neuropsichiatri, logopedisti, psicomotricisti lavora per definire un intervento personalizzato individuando le criticità che hanno portato alla consultazione, ma soprattutto rafforzando i punti di forza e favorendo il potenziamento di nuove risorse e strategie relazionali più funzionali.
Il modello di lavoro che ci guida è di tipo bio-psico-sociale ed ha una visione eclettica della cura, che integra approcci psicoterapici differenti: dalla terapia psicodinamica alla sistemico-familiare, dalla gestaltica alla bioenergetica, dalla terapia dialettico-comportamentale (DBT) alla terapia basata sul trauma (EMDR).
Questa scelta parte dal presupposto che ogni persona è diversa e si può individuare insieme il trattamento più consono ai propri bisogni, valori e attese.
BOTTONE
BAMBINO
Crescere un figlio è un compito difficile, che negli ultimi trent’anni, attorno alla tradizionale idea di famiglia, si porta dietro cambiamenti della struttura sociale, della cultura educativa, nonché dei diversi modi di essere “famiglia” (genitori separati, famiglie monogenitoriali, famiglie allargate, famiglie con genitori dello stesso sesso, famiglie con genitori di diversa etnia).
All’interno di un sistema familiare, semplice o complesso che sia, spesso sono i figli a presentare le problematiche e a far emergere la richiesta di aiuto; altre volte i genitori sono consapevoli della complessità che stanno affrontando, ma non sanno come “sbrogliare la matassa” e la famiglia entra in un circolo vizioso disfunzionale
Le situazioni che le famiglie si trovano ad affrontare possono essere semplici, ma non per questo prive di momenti di criticità, come la nascita di un fratellino, l’inizio della scuola, lo stabilire delle regole educative, ma possono essere momenti più complessi come la separazione dei genitori, l’introduzione di un nuovo compagno/a, un lutto o altri eventi traumatici.
I bambini possono mostrare il disagio che stanno vivendo in diversi modi: disturbi del sonno, mal di pancia frequenti, comportamento irritabile, comportamenti regressivi, calo nel rendimento scolastico, problemi di relazione con i coetanei, isolamento
BOTTONCINO
Valutazione neuropsichiatrica infantile
La neuropsichiatria si occupa della diagnosi e cura dei disturbi del neurosviluppo e della psicopatologia nella fascia di età 0-18 anni.
L’anamnesi accurata permette di individuare patologie insorte in epoca pre-peri postnatale, di conoscere lo sviluppo del bambino o dell’adolescente, gli step evolutivi raggiunti o in ritardo, la presenza di eventi traumatici fisici o psichici, gli accudimenti parentali, l’attaccamento, le modalità relazionali familiari, lo stile educativo. Conoscere inoltre gli investimenti relativi alla scuola o le loro eventuali difficoltà, la socializzazione, il coinvolgimento e la motivazione o lo scarso interesse verso la vita, le caratteristiche personologiche, aiutano a comprendere ciò che ha determinato o aggravato la sintomatologia presente.
L’esame clinico permette di aggiungere elementi fondamentali per la diagnosi, così pure la somministrazione di test. A seconda dei casi può essere necessaria la richiesta di accertamenti clinico-strumentali per chiarire l’eziopatogenesi del disturbo.
L’intervento che si propone tiene sempre conto del sistema bambino/adolescente- famiglia-scuola- società, visione che permette di dare senso al processo di cura e ad estendere il benessere raggiunto in ogni luogo e momento della propria vita.
Principali disturbi che richiedono la consultazione:
- Patologie organiche di pertinenza neuropsichiatrica
- Disturbi dello spettro autistico
- Ritardo cognitivo
- Disturbi da deficit di attenzione/iperattività
- Difficoltà di linguaggio
- Disturbi specifici di apprendimento
- Disturbi alimentari, difficoltà di svezzamento, selettività, scarso interesse verso il cibo
- Disturbi del sonno, pavour notturno
- Disturbi di regolazione
- Disturbi psicosomatici
- Ritardo psicomotorio
- Disturbi della coordinazione motoria
- Disprassia
- Disturbi emotivo-comportamentali
- Disturbi dell’umore
- Attacchi di panico
- Problemi di autostima
- Disturbi da dipendenza da tecnologiche
- Agiti aggressivi e discontrollo
- Ritiro sociale
- Disturbi di personalità
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Valutazione dei disturbi specifici di apprendimento (DSA)
Il nostro centro è accreditato dall’ATS di Milano per la diagnosi e la certificazione dei disturbi di apprendimento, garantendo in tal modo l’attivazione delle misure compensative e dispensative previste dalla legge 170, affinché il bambino o adolescente possa avere quella tutela e salvaguardia del diritto allo studio con interventi individualizzati.
La nostra equipe è composta da un neuropsichiatra infantile, una psicologa e una logopedista secondo i decreti normativi.
I bambini con disturbi dell’apprendimento hanno spesso una bassa autostima che li porta ad avere una scarsa fiducia di sé, quest’ultima si ripercuote non solo sul rendimento scolastico, ma anche nella qualità delle relazioni con i coetanei e in generale anche sulle attività extrascolastiche. L’autostima incide in generale sul benessere psicologico del bambino, con ricadute sull’equilibrio familiare.
I Disturbi Specifici di Apprendimento sono una condizione clinica legata alla difficoltà di lettura (dislessia), di scrittura (disortografia) di calcolo (discalculia), di scrittura nella componente grafo-motoria (disgrafia) in bambini che hanno un livello cognitivo nella norma.
Il periodo in cui si possono manifestare i prodomi può avvenire già alla scuola dell’infanzia, ma è con l’inizio della scuola primaria che sorgono i problemi più evidenti e solo alla fine della seconda primaria è possibile fare diagnosi di dislessia, disortografia e alla fine della terza primaria di discalculia.
Un percorso di trattamento e un metodo di studio personalizzato aiuteranno il bambino e l’adolescente ad essere maggiormente indipendente nei compiti scolastici e a sviluppare un vissuto emotivo di autoefficacia e di maggior autostima nelle diverse aree di sviluppo.
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Sostegno Scolastico
BOTTONCINO
Valutazione psicodiagnostica
BOTTONCINO
Psicoterapia del bambino
La terapia col bambino prevede la presa in carico del minore tenendo in considerazione anche gli aspetti genitoriali. A seconda della situazione clinica e delle caratteristiche individuali, si terranno sedute solo col bambino o/e con i genitori presenti. Il coinvolgimento dei genitori, anche con colloqui separati, è fondamentale in quanto il terreno familiare è il primo ambiente in cui il bambino impara a muoversi e a relazionarsi; le persone che se ne prendono cura, sono coloro che meglio lo conoscono e meglio possono modificare i comportamenti disfunzionali familiari. Per il benessere del bambino sarà importante anche la rete con la scuola, in quanto l’alunno passa molte ore della sua giornata in quell’ambiente, luogo di crescita non solo relativo agli apprendimenti, ma anche agli aspetti sociali, relazionali.
Il gioco, l’espressività grafica e motoria, la costruzione di storie, sono gli strumenti utili al bambino per comunicare emozioni e difficoltà al terapeuta. I genitori saranno sostenuti nel percorso di costruzioni di competenze più efficaci ad affrontare la crisi che stanno attraversando col figlio.
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Terapia mamma-bambino
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Psicoterapia di gruppo
L’intervento di gruppo può essere indicato con i bambini che presentano problematiche simili in quanto il lavoro gruppale funge da specchio acceleratore nella risoluzione della crisi; i comportamenti disfunzionali, il confronto con i pari, il desiderio di accettazione da parte del gruppo, il rispetto delle differenze individuali, sono tutti elementi intrinseci al gruppo che favoriscono il cambiamento e il miglioramento dello stato di benessere.
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EMDR psicoterapia del trauma
Il trauma psichico rappresenta una condizione relativamente frequente nelle esperienze umane, facendo riferimento con esso ad esperienze di rottura della continuità nel senso di sicurezza e integrità personale e di prevedibilità dell’esistenza, quali incidenti, lutti, gravi malattie, eventi relazionali sfavorevoli, fino a situazioni di trascuratezza, violenza e abusi subiti. Le ricerche degli ultimi quarant’anni e l’avanzamento delle neuroscienze hanno contribuito a mostrare come il trauma possa impattare sull’individuo anche a lungo termine dopo gli eventi, con conseguenze psicologiche, nei pensieri, nelle emozioni, ma anche fisiche, negli stati e nelle manifestazioni del corpo, che porta, anche inconsapevolmente, la memoria del trauma vissuto. Occuparsi del trauma in terapia significa innanzitutto favorire il riconoscimento di queste esperienze nella propria storia di vita, individuando le connessioni tra la sofferenza del presente e gli eventi del passato, che hanno lasciato delle tracce nei disturbi attuali (senso di allerta costante, pensieri e immagini intrusivi improvvisi e ricorrenti, sensazioni di un corpo sperimentato come “estraneo”, stati di anestesia emotiva, convinzioni negative sul sé e sul mondo…). La terapia prevede l’attivazione delle risorse personali, interne e relazionali, per sostenere il percorso di recupero, utilizzando anche approcci specialistici riconosciuti nel tempo come particolarmente efficaci per i disturbi post traumatici, quali l’EMDR (eyes movement desensitization and reprocessing) e alcune tecniche di focalizzazione corporea, rilassamento, mindfulness, per contribuire all’integrazione mente-corpo funzionale al recupero di una condizione di benessere e sicurezza.
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Psicomotricità
La psicomotricità considera la persona nella sua globalità psico-corporea, si rivolge ai bambini che presentano disordini dell’espressività psicomotoria, che comprendono disturbi motori, cognitivi e relazionali che possono avere sia origine organica che non organica.
Principali disturbi che prevedono l’intervento psicomotorio:
- Ritardo psicomotorio
- Disturbi della coordinazione motoria (impaccio, maldestrezze)
- Disprassia
- Disturbi emotivo-comportamentali
- Disturbi degli apprendimenti (disgrafia, discalculia)
- Disturbi da deficit di attenzione/iperattività
- Disturbi di regolazione
- Disturbi dello spettro autistico
- Sindromi genetiche e metaboliche
- Ritardo intellettivo
La metodologia utilizza la mediazione corporea tramite il gioco, canale di comunicazione spontaneo per il bambino, ma non solo, nell’attività psicomotoria viene utilizzato l’agito del bambino e attraverso attività simboliche, grafiche, rappresentative e dell’immaginario, si instaura la relazione con lo psicomotricista per affrontare il disagio che ha portato l’attenzione dei genitori o degli insegnanti. L’obiettivo dell’intervento è quello di favorire l’evoluzione del bambino armonizzando tra loro le diverse competenze, favorendo un processo di autonomia che ne rispetti le caratteristiche personali e motivazionali e il suo adattamento al vivere sociale.
Tra lo sviluppo del bambino, le sue conoscenze e il vissuto delle sue esperienze, vi è una interdipendenza a tal punto che le difficoltà o il ritardo in un ambito determinano una conseguenziale influenza sull’altro; un danno neurologico può limitare le capacità motorie, cognitive e condizionare i vissuti corrispondenti alle limitazioni che il bambino vive. Allo stesso modo una difficoltà relazionale dovuta ad esperienze negative esperite, può avere una ricaduta sul normale sviluppo evolutivo del bambino sia in ambito motorio che cognitivo.
Il parallelo supporto alle figure educative permetterà di capire le difficoltà del bambino, accettarne i limiti, adattarsi alle nuove esigenze evolutive e implementare lo sviluppo e la relazione con stimoli adeguati.
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Logopedia
La Logopedia si occupa di attività dirette alla prevenzione, alla valutazione, alla cura e alla riabilitazione delle patologie del linguaggio e della comunicazione.
Lo sviluppo del linguaggio è un motore trascinate per la comunicazione e interdipendente allo sviluppo motorio. Dal movimento nasce la curiosità, l’esplorazione, la conoscenza degli oggetti e dei rapporti spazio-temporali. La motivazione è un altro fattore trainante lo sviluppo armonico del bambino.
Ritardi motori e ritardi di linguaggio possono influenzarsi reciprocamente e portare anche ad un ritiro comunicativo, senso di inadeguatezza rispetto ai pari, isolamento relazionale.
L’intelligenza si sviluppa nelle componenti comunicative, motorie, affettive, sociali, cognitive, pertanto è importante che il bambino possa accedere a tutte queste funzioni per raggiungere il proprio livello di sviluppo senza perdere step evolutivi fondamentali.
Principali difficoltà dello sviluppo del linguaggio:
- Ritardo di linguaggio ricettivo-espressivo
- Difficoltà articolatorie di linguaggio
- Difficoltà di comprensione
- Balbuzie
La logopedia si occupa anche della riabilitazione dei disturbi di apprendimento.
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ADOLESCENTI
L’adolescenza è un momento molto importante e delicato della vita nella quale il ragazzo/a deve gestire importanti cambiamenti, corporei, emotivi, cognitivi, relazionali e identitari.
A causa di tutte queste trasformazioni che si verificano sia a livello biologico che a livello sociale, gli adolescenti avvertono una profonda necessità di definirsi, di chiarire chi sono e quali sono le cose in cui credono, al fine di costruire un’identità personale. Le trasformazioni corporee, il bisogno di sentirsi accettati da coetanei e di trovare nuovi modelli di riferimento, assieme all’esigenza di raggiungere una maggiore autonomia dalla famiglia rendono questo periodo particolarmente complesso, mettendo a dura prova non solo l’adolescente ma anche l’intero nucleo familiare.
I genitoripossono trovarsi smarriti di fronte ad un figlio che non riconoscono più e avere difficoltà a decifrare i comportamenti apparentemente incomprensibili.
Liti continue in famiglia, fallimenti a scuola, isolamento, comportamenti a rischio, abuso di sostanze, dipendenza da internet e dai social, difficoltà nel rapporto con il cibo e nella gestione degli impulsi sono alcuni dei modi attraverso cui gli adolescenti esprimono il loro disagio.
I segnali possono essere transitori oppure possono cronicizzarsi e sfociare in patologie più strutturate. E’quindi fondamentale accogliere i primi sintomi di sofferenza e accompagnare questa fase complessa della crescita attraverso un percorso psicologico per l’adolescente e, contemporaneamente, intraprendere un sostegno per i genitori che li aiuti a dare significato ai rapidi cambiamenti presenti nel figlio e ad attivare strategie efficaci per affrontarli.
Il percorso di sostegno psicologico per l’adolescente fornisce uno spazio di ascolto e di costruzione di una relazione di fiducia che favorisce l’elaborazione del disagio sperimentato. La comprensione delle potenti trasformazioni che caratterizzano il momento evolutivo del ragazzo/a e il lavoro di consapevolezza su se stesso, sul suo specifico funzionamento emotivo, mentale e relazionale nei differenti contesti di vita, facilitano l’individuazione di strategie comportamentali e comunicative maggiormente efficaci e funzionali.
Nel percorso sono coinvolti i genitori, se necessario la scuola o altre agenzie di cura, in accordo con l’adolescente. In base alla specifica situazione il percorso può prevedere interventi e strumenti diversi tra cui: colloqui con l’adolescente e i genitori, valutazione psicodiagnostica, sostegno psicologico e/o psicoterapia rivolti all’adolescente, sostegno alla genitorialità.
In alcuni casi, quando gli adolescenti presentano disturbi simili tra loro o problematiche legate al periodo evolutivo che stanno vivendo, può essere utile un intervento di gruppo che potenzi il cambiamento fungendo da rispecchiamento tra sé e l’altro, oltre ad essere di per sé un acceleratore dei processi trasformativi individuali e gruppali.
Richieste più frequenti di trattamento
- Problemi comportamentali e relazionali
- Problemi di autostima
- Disturbi della condotta alimentare
- Disturbi del sonno
- Dipendenze tecnologiche
- Agiti aggressivi e discontrollo
- Ritiro sociale
- Dipendenza affettiva
- Elaborazione del trauma
- Problematiche cognitive e scolastiche
- Disturbi specifici di apprendimento
- Disturbi psicosomatici
- Disagi psicologici legati a patologie organiche
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Valutazione neuropsichiatrica infantile
La neuropsichiatria si occupa della diagnosi e cura dei disturbi del neurosviluppo e della psicopatologia nella fascia di età 0-18 anni.
L’anamnesi accurata permette di individuare patologie insorte in epoca pre-peri postnatale, di conoscere lo sviluppo del bambino o dell’adolescente, gli step evolutivi raggiunti o in ritardo, la presenza di eventi traumatici fisici o psichici, gli accudimenti parentali, l’attaccamento, le modalità relazionali familiari, lo stile educativo. Conoscere inoltre gli investimenti relativi alla scuola o le loro eventuali difficoltà, la socializzazione, il coinvolgimento e la motivazione o lo scarso interesse verso la vita, le caratteristiche personologiche, aiutano a comprendere ciò che ha determinato o aggravato la sintomatologia presente.
L’esame clinico permette di aggiungere elementi fondamentali per la diagnosi, così pure la somministrazione di test. A seconda dei casi può essere necessaria la richiesta di accertamenti clinico-strumentali per chiarire l’eziopatogenesi del disturbo.
L’intervento che si propone tiene sempre conto del sistema bambino/adolescente- famiglia-scuola- società, visione che permette di dare senso al processo di cura e ad estendere il benessere raggiunto in ogni luogo e momento della propria vita.
Principali disturbi che richiedono la consultazione:
- Patologie organiche di pertinenza neuropsichiatrica
- Disturbi dello spettro autistico
- Ritardo cognitivo
- Disturbi da deficit di attenzione/iperattività
- Difficoltà di linguaggio
- Disturbi specifici di apprendimento
- Disturbi alimentari, difficoltà di svezzamento, selettività, scarso interesse verso il cibo
- Disturbi del sonno, pavour notturno
- Disturbi di regolazione
- Disturbi psicosomatici
- Ritardo psicomotorio
- Disturbi della coordinazione motoria
- Disprassia
- Disturbi emotivo-comportamentali
- Disturbi dell’umore
- Attacchi di panico
- Problemi di autostima
- Disturbi da dipendenza da tecnologiche
- Agiti aggressivi e discontrollo
- Ritiro sociale
- Disturbi di personalità
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Valutazione dei disturbi specifici di apprendimento (DSA)
Il nostro centro è accreditato dall’ATS di Milano per la diagnosi e la certificazione dei disturbi di apprendimento, garantendo in tal modo l’attivazione delle misure compensative e dispensative previste dalla legge 170, affinché il bambino o adolescente possa avere quella tutela e salvaguardia del diritto allo studio con interventi individualizzati.
La nostra equipe è composta da un neuropsichiatra infantile, una psicologa e una logopedista secondo i decreti normativi.
I bambini con disturbi dell’apprendimento hanno spesso una bassa autostima che li porta ad avere una scarsa fiducia di sé, quest’ultima si ripercuote non solo sul rendimento scolastico, ma anche nella qualità delle relazioni con i coetanei e in generale anche sulle attività extrascolastiche. L’autostima incide in generale sul benessere psicologico del bambino, con ricadute sull’equilibrio familiare.
I Disturbi Specifici di Apprendimento sono una condizione clinica legata alla difficoltà di lettura (dislessia), di scrittura (disortografia) di calcolo (discalculia), di scrittura nella componente grafo-motoria (disgrafia) in bambini che hanno un livello cognitivo nella norma.
Il periodo in cui si possono manifestare i prodomi può avvenire già alla scuola dell’infanzia, ma è con l’inizio della scuola primaria che sorgono i problemi più evidenti e solo alla fine della seconda primaria è possibile fare diagnosi di dislessia, disortografia e alla fine della terza primaria di discalculia.
Un percorso di trattamento e un metodo di studio personalizzato aiuteranno il bambino e l’adolescente ad essere maggiormente indipendente nei compiti scolastici e a sviluppare un vissuto emotivo di autoefficacia e di maggior autostima nelle diverse aree di sviluppo.
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Sostegno scolastico
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Valutazione psicodiagnostica
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Sostegno psicologico
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Psicoterapia individuale
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Psicoterapia di Gruppo
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EMDR psicoterapia del trauma
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FAMIGLIA
Tutti noi ci portiamo dentro un’esperienza di famiglia o di comunità in cui siamo stati cresciuti. Da quell’esperienza positiva o negativa che sia stata, nasce il bisogno di generare e condividere con il proprio partner una nuova famiglia. All’interno di essa i singoli membri cercano riconoscimento e amore e, per i bambini e i ragazzi, queste istanze sono fondamentali per la costruzione del proprio sé. Si possono creare legami sani, ma anche disfunzionali, i genitori possono avere una storia pesante alle spalle, non risolta, che diventa ingombrante. Quando la sofferenza di un membro della famiglia che può essere il catalizzatore delle sofferenze degli altri componenti, oppure la sofferenza di più persone del nucleo familiare diventano durature e perseveranti, può essere il momento di chiedere aiuto a uno specialista.
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Sostegno alla genitorialità
L’atto generativo, il desiderio di maternità e paternità, nelle diverse forme che gli attuali sviluppi scientifici permettono, è da sempre un istinto sano e naturale. Essere genitori in questo ultimo ventennio ha comportato una serie di trasformazioni della famiglia e del modo di fare i genitori: dalle modifiche dei ruoli genitoriali, dal demandare parte dell’educazione dei figli alle istituzioni, dalla presenza delle nuove tecnologie che hanno modificato il modo in cui li si crescono.
Questo tipo di intervento viene offerto ai genitori che si trovano in un momento di difficoltà nella crescita e nella comunicazione con un figlio. I colloqui mirano a portare una maggiore consapevolezza dei propri stili educativi, non sempre concordanti, a migliorare la comunicazione in famiglia e all’instaurare un vero dialogo con i propri figli. Attraverso la condivisione di specifiche strategie e di strumenti idonei ai singoli componenti della famiglia si potranno identificare percorsi di cura che porteranno a un maggiore equilibrio genitoriale-familiare.
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Psicoterapia della famiglia
La terapia familiare è un approccio che individua nelle convocazioni dell’intero nucleo familiare, o di alcuni suoi membri, insieme al paziente, sia esso bambino o adulto, una potente risorsa per il cambiamento e il miglioramento della sintomatologia psicologica.
Gli esseri umani si sviluppano e si muovono all’interno di reti di relazioni significative che contribuiscono ad influenzare il nostro cammino e a determinare una parte rilevante del nostro modo di essere nel mondo, delle nostre risorse e delle nostre fatiche. In quest’ottica sistemica, i sintomi sono intesi come una possibile modalità di comunicazione, per quanto disfunzionale, della sofferenza che il paziente sente, ma non è ancora in grado di esprimere direttamente in parole, e i familiari sono tra i destinatari privilegiati di questa comunicazione.
I familiari possono essere convocati e attraverso la “testimonianza” possono essere di stimolo nell’arrivare ad una consapevolezza del problema, contribuendo con la loro visione alla definizione della difficoltà e alla ricerca collaborativa di una soluzione, specialmente quando questa problematica abbia radici primariamente relazionali.
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ADULTI
Gli adulti sono sia i giovani che si sono appena affacciati nel mondo dell’adultità, che le persone più mature con una vita già avviata e vissuta. I più giovani si trovano spesso col problema legato al lavoro, alla creazione di una loro identità, al desiderio di creare una loro vita indipendente dai genitori e dai modelli ricevuti.
Le persone più mature possono attraversare momenti in cui le certezze appaiono “traballare” o possono trovarsi in una situazione di crisi causata da traumi o da sofferenze rimaste “sommerse”. Anche la costituzione di una nuova famiglia o la fine di una relazione sentimentale può mettere in difficoltà il precedente l’equilibrio.
A volte l’origine del malessere non è così chiaro e può esprimersi attraverso la tristezza, l’ansia o problemi relazionali e affettivi. Mediante una relazione terapeutica con uno psicologo o uno psicoterapeuta si potrà raggiungere una maggior consapevolezza degli eventi di vita che hanno portato alla sofferenza attuale e recuperare le risorse e le strategie per raggiungere un miglior benessere.
Il nostro modello di lavoro ci ha portato ad offrire diversi approcci di cura a seconda dei bisogni e delle caratteristiche delle persone. Il nostro centro propone percorsi terapeutici volti a migliorare una condizione di disagio, che facilitino la consapevolezza e che integrino parti di sé, portando ad un miglioramento della propria qualità di vita nei vari contesti. Il primo contatto telefonico e/o un primo colloquio potranno essere chiarificatori rispetto al trattamento più consono per sé. A seconda dei casi potrà essere presa in considerazione una valutazione psicodiagnostica; i modi e i tempi della terapia verranno decisi nei primi colloqui e saranno sempre condivisi.
Principali disturbi trattati:
- Disturbi dell’umore
- Disturbi d’ansia
- Attacchi di panico
- Disturbi alimentari
- Disturbi del sonno
- Dipendenze affettive
- Dipendente tecnologiche
- Disturbi sessuali
- Disturbi di personalità
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Valutazione psicodiagnostica
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Sostegno psicologico individuale
Il sostegno psicologico mira ad affrontare un momento critico che la persona sta vivendo e che richiede l’intervento focalizzato su un problema specifico. Insieme allo psicologo o psicotetapeuta verranno stabiliti gli obiettivi della cura definendo gli elementi centrali della attuale crisi. Saranno considerati anche i tempi di massima utili a ristabilire l’equilibrio perduto e a raggiungere un miglior stato di benessere. In alcuni casi può succedere che la persona, superate le difficoltà più emergenti, decida di proseguire il suo percorso con una psicoterapia che intervenga ad un livello più profondo di consapevolezza e di cambiamento.
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Psicoterapia individuale
Quando le difficoltà perdurano da tempo o hanno fatto emergere questioni profonde o sono intervenuti fattori traumatici che richiedono il bisogno di un cambiamento strutturale, la psicoterapia è il percorso più idoneo. Essa si occupa del disagio psicologico nelle sue diverse forme favorendo un adattamento più consapevole alla vita. La relazione terapeutica di cura, attraverso un processo attivo e creativo, potrà affrontare i diversi ambiti della vita della persona. La finalità della psicoterapia è di integrare le diverse parti di sé portando ad una maggiore consapevolezza delle fatiche e delle risorse, stabilendo insieme le migliori strategie da mettere in campo per trovare un buon adattamento e una crescita personale volta ad ampliare il senso della propria vita.
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Psicoterapia di coppia
Il naturale bisogno di essere coppia è insito nell’uomo e ci porta a condividere pezzi di vita, nell’interesse e nell’attrazione dell’altro in quanto diverso da noi, nel desiderio di creare, progettare e condividere un benessere. Quando una coppia si costituisce e quando ha una storia di anni diventa qualcosa di altro dai singoli individui che la compongono. La coppia è dunque un sistema che funziona con le sue regole, le sue caratteristiche, le sue condivisioni, le sue implicite ed esplicite forme di stare insieme.
In particolari momenti critici, l’equilibrio della coppia può destabilizzarsi e i presupposti su cui si era creata possono vacillare. Così possono insorgere problemi di natura sessuale, litigi frequenti, difficoltà di comunicazione, si può percepire l’altro come indifferente o non disponibile. Eventi come il matrimonio, la nascita dei figli, la malattia o la perdita di un genitore possono creare incomprensioni e senso di smarrimento portando ad una situazione di crisi dove si avverte il bisogno di un aiuto.
La terapia con la coppia si pone l’obiettivo di favorire l’individuazione delle dinamiche relazionali, che generano disagi e malesseri al fine di individuare nuove e più adeguate modalità comunicative. L’esperienza dei due partner in terapia sarà uno strumento utile per conoscere gli impliciti dei loro messaggi disfunzionali e cogliere i desideri non esplicitati. L’incontro in terapia sarà anche uno stimolo a co-creare nuovi modi di stare assieme con il desiderio reciproco di incontrare e di amare l’altro anche alla luce dei nuovi bisogni e desideri emergenti.
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CLINICA
Le Radici del Corpo offre un intervento multidisciplinare e integrato per accogliere le difficoltà emergenti del sistema famiglia e valutare la possibilità di una presa in carico che può essere rivolta al bambino o all’adolescente o al singolo adulto.
L’equipe multidisciplinare composta da psicologi, psicoterapeuti, neuropsichiatri, logopedisti, psicomotricisti lavora per definire un intervento personalizzato individuando le criticità che hanno portato alla consultazione, ma soprattutto rafforzando i punti di forza e favorendo il potenziamento di nuove risorse e strategie relazionali più funzionali.
Il modello di lavoro che ci guida è di tipo bio-psico-sociale ed ha una visione eclettica della cura, che integra approcci psicoterapici differenti: dalla terapia psicodinamica alla sistemico-familiare, dalla gestaltica alla bioenergetica, dalla terapia dialettico-comportamentale (DBT) alla terapia basata sul trauma (EMDR).
Questa scelta parte dal presupposto che ogni persona è diversa e si può individuare insieme il trattamento più consono ai propri bisogni, valori e attese.
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BAMBINO
Crescere un figlio è un compito difficile, che negli ultimi trent’anni, attorno alla tradizionale idea di famiglia, si porta dietro cambiamenti della struttura sociale, della cultura educativa, nonché dei diversi modi di essere “famiglia” (genitori separati, famiglie monogenitoriali, famiglie allargate, famiglie con genitori dello stesso sesso, famiglie con genitori di diversa etnia).
All’interno di un sistema familiare, semplice o complesso che sia, spesso sono i figli a presentare le problematiche e a far emergere la richiesta di aiuto; altre volte i genitori sono consapevoli della complessità che stanno affrontando, ma non sanno come “sbrogliare la matassa” e la famiglia entra in un circolo vizioso disfunzionale
Le situazioni che le famiglie si trovano ad affrontare possono essere semplici, ma non per questo prive di momenti di criticità, come la nascita di un fratellino, l’inizio della scuola, lo stabilire delle regole educative, ma possono essere momenti più complessi come la separazione dei genitori, l’introduzione di un nuovo compagno/a, un lutto o altri eventi traumatici.
I bambini possono mostrare il disagio che stanno vivendo in diversi modi: disturbi del sonno, mal di pancia frequenti, comportamento irritabile, comportamenti regressivi, calo nel rendimento scolastico, problemi di relazione con i coetanei, isolamento
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Valutazione neuropsichiatrica infantile
La neuropsichiatria si occupa della diagnosi e cura dei disturbi del neurosviluppo e della psicopatologia nella fascia di età 0-18 anni.
L’anamnesi accurata permette di individuare patologie insorte in epoca pre-peri postnatale, di conoscere lo sviluppo del bambino o dell’adolescente, gli step evolutivi raggiunti o in ritardo, la presenza di eventi traumatici fisici o psichici, gli accudimenti parentali, l’attaccamento, le modalità relazionali familiari, lo stile educativo. Conoscere inoltre gli investimenti relativi alla scuola o le loro eventuali difficoltà, la socializzazione, il coinvolgimento e la motivazione o lo scarso interesse verso la vita, le caratteristiche personologiche, aiutano a comprendere ciò che ha determinato o aggravato la sintomatologia presente.
L’esame clinico permette di aggiungere elementi fondamentali per la diagnosi, così pure la somministrazione di test. A seconda dei casi può essere necessaria la richiesta di accertamenti clinico-strumentali per chiarire l’eziopatogenesi del disturbo.
L’intervento che si propone tiene sempre conto del sistema bambino/adolescente- famiglia-scuola- società, visione che permette di dare senso al processo di cura e ad estendere il benessere raggiunto in ogni luogo e momento della propria vita.
Principali disturbi che richiedono la consultazione:
- Patologie organiche di pertinenza neuropsichiatrica
- Disturbi dello spettro autistico
- Ritardo cognitivo
- Disturbi da deficit di attenzione/iperattività
- Difficoltà di linguaggio
- Disturbi specifici di apprendimento
- Disturbi alimentari, difficoltà di svezzamento, selettività, scarso interesse verso il cibo
- Disturbi del sonno, pavour notturno
- Disturbi di regolazione
- Disturbi psicosomatici
- Ritardo psicomotorio
- Disturbi della coordinazione motoria
- Disprassia
- Disturbi emotivo-comportamentali
- Disturbi dell’umore
- Attacchi di panico
- Problemi di autostima
- Disturbi da dipendenza da tecnologiche
- Agiti aggressivi e discontrollo
- Ritiro sociale
- Disturbi di personalità
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Valutazione dei disturbi specifici di apprendimento (DSA)
Il nostro centro è accreditato dall’ATS di Milano per la diagnosi e la certificazione dei disturbi di apprendimento, garantendo in tal modo l’attivazione delle misure compensative e dispensative previste dalla legge 170, affinché il bambino o adolescente possa avere quella tutela e salvaguardia del diritto allo studio con interventi individualizzati.
La nostra equipe è composta da un neuropsichiatra infantile, una psicologa e una logopedista secondo i decreti normativi.
I bambini con disturbi dell’apprendimento hanno spesso una bassa autostima che li porta ad avere una scarsa fiducia di sé, quest’ultima si ripercuote non solo sul rendimento scolastico, ma anche nella qualità delle relazioni con i coetanei e in generale anche sulle attività extrascolastiche. L’autostima incide in generale sul benessere psicologico del bambino, con ricadute sull’equilibrio familiare.
I Disturbi Specifici di Apprendimento sono una condizione clinica legata alla difficoltà di lettura (dislessia), di scrittura (disortografia) di calcolo (discalculia), di scrittura nella componente grafo-motoria (disgrafia) in bambini che hanno un livello cognitivo nella norma.
Il periodo in cui si possono manifestare i prodomi può avvenire già alla scuola dell’infanzia, ma è con l’inizio della scuola primaria che sorgono i problemi più evidenti e solo alla fine della seconda primaria è possibile fare diagnosi di dislessia, disortografia e alla fine della terza primaria di discalculia.
Un percorso di trattamento e un metodo di studio personalizzato aiuteranno il bambino e l’adolescente ad essere maggiormente indipendente nei compiti scolastici e a sviluppare un vissuto emotivo di autoefficacia e di maggior autostima nelle diverse aree di sviluppo.
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Sostegno Scolastico
BOTTONCINO
Valutazione psicodiagnostica
BOTTONCINO
Psicoterapia del bambino
La terapia col bambino prevede la presa in carico del minore tenendo in considerazione anche gli aspetti genitoriali. A seconda della situazione clinica e delle caratteristiche individuali, si terranno sedute solo col bambino o/e con i genitori presenti. Il coinvolgimento dei genitori, anche con colloqui separati, è fondamentale in quanto il terreno familiare è il primo ambiente in cui il bambino impara a muoversi e a relazionarsi; le persone che se ne prendono cura, sono coloro che meglio lo conoscono e meglio possono modificare i comportamenti disfunzionali familiari. Per il benessere del bambino sarà importante anche la rete con la scuola, in quanto l’alunno passa molte ore della sua giornata in quell’ambiente, luogo di crescita non solo relativo agli apprendimenti, ma anche agli aspetti sociali, relazionali.
Il gioco, l’espressività grafica e motoria, la costruzione di storie, sono gli strumenti utili al bambino per comunicare emozioni e difficoltà al terapeuta. I genitori saranno sostenuti nel percorso di costruzioni di competenze più efficaci ad affrontare la crisi che stanno attraversando col figlio.
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Terapia mamma-bambino
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Psicoterapia di gruppo
L’intervento di gruppo può essere indicato con i bambini che presentano problematiche simili in quanto il lavoro gruppale funge da specchio acceleratore nella risoluzione della crisi; i comportamenti disfunzionali, il confronto con i pari, il desiderio di accettazione da parte del gruppo, il rispetto delle differenze individuali, sono tutti elementi intrinseci al gruppo che favoriscono il cambiamento e il miglioramento dello stato di benessere.
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EMDR psicoterapia del trauma
Il trauma psichico rappresenta una condizione relativamente frequente nelle esperienze umane, facendo riferimento con esso ad esperienze di rottura della continuità nel senso di sicurezza e integrità personale e di prevedibilità dell’esistenza, quali incidenti, lutti, gravi malattie, eventi relazionali sfavorevoli, fino a situazioni di trascuratezza, violenza e abusi subiti. Le ricerche degli ultimi quarant’anni e l’avanzamento delle neuroscienze hanno contribuito a mostrare come il trauma possa impattare sull’individuo anche a lungo termine dopo gli eventi, con conseguenze psicologiche, nei pensieri, nelle emozioni, ma anche fisiche, negli stati e nelle manifestazioni del corpo, che porta, anche inconsapevolmente, la memoria del trauma vissuto. Occuparsi del trauma in terapia significa innanzitutto favorire il riconoscimento di queste esperienze nella propria storia di vita, individuando le connessioni tra la sofferenza del presente e gli eventi del passato, che hanno lasciato delle tracce nei disturbi attuali (senso di allerta costante, pensieri e immagini intrusivi improvvisi e ricorrenti, sensazioni di un corpo sperimentato come “estraneo”, stati di anestesia emotiva, convinzioni negative sul sé e sul mondo…). La terapia prevede l’attivazione delle risorse personali, interne e relazionali, per sostenere il percorso di recupero, utilizzando anche approcci specialistici riconosciuti nel tempo come particolarmente efficaci per i disturbi post traumatici, quali l’EMDR (eyes movement desensitization and reprocessing) e alcune tecniche di focalizzazione corporea, rilassamento, mindfulness, per contribuire all’integrazione mente-corpo funzionale al recupero di una condizione di benessere e sicurezza.
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Psicomotricità
La psicomotricità considera la persona nella sua globalità psico-corporea, si rivolge ai bambini che presentano disordini dell’espressività psicomotoria, che comprendono disturbi motori, cognitivi e relazionali che possono avere sia origine organica che non organica.
Principali disturbi che prevedono l’intervento psicomotorio:
- Ritardo psicomotorio
- Disturbi della coordinazione motoria (impaccio, maldestrezze)
- Disprassia
- Disturbi emotivo-comportamentali
- Disturbi degli apprendimenti (disgrafia, discalculia)
- Disturbi da deficit di attenzione/iperattività
- Disturbi di regolazione
- Disturbi dello spettro autistico
- Sindromi genetiche e metaboliche
- Ritardo intellettivo
La metodologia utilizza la mediazione corporea tramite il gioco, canale di comunicazione spontaneo per il bambino, ma non solo, nell’attività psicomotoria viene utilizzato l’agito del bambino e attraverso attività simboliche, grafiche, rappresentative e dell’immaginario, si instaura la relazione con lo psicomotricista per affrontare il disagio che ha portato l’attenzione dei genitori o degli insegnanti. L’obiettivo dell’intervento è quello di favorire l’evoluzione del bambino armonizzando tra loro le diverse competenze, favorendo un processo di autonomia che ne rispetti le caratteristiche personali e motivazionali e il suo adattamento al vivere sociale.
Tra lo sviluppo del bambino, le sue conoscenze e il vissuto delle sue esperienze, vi è una interdipendenza a tal punto che le difficoltà o il ritardo in un ambito determinano una conseguenziale influenza sull’altro; un danno neurologico può limitare le capacità motorie, cognitive e condizionare i vissuti corrispondenti alle limitazioni che il bambino vive. Allo stesso modo una difficoltà relazionale dovuta ad esperienze negative esperite, può avere una ricaduta sul normale sviluppo evolutivo del bambino sia in ambito motorio che cognitivo.
Il parallelo supporto alle figure educative permetterà di capire le difficoltà del bambino, accettarne i limiti, adattarsi alle nuove esigenze evolutive e implementare lo sviluppo e la relazione con stimoli adeguati.
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Logopedia
La Logopedia si occupa di attività dirette alla prevenzione, alla valutazione, alla cura e alla riabilitazione delle patologie del linguaggio e della comunicazione.
Lo sviluppo del linguaggio è un motore trascinate per la comunicazione e interdipendente allo sviluppo motorio. Dal movimento nasce la curiosità, l’esplorazione, la conoscenza degli oggetti e dei rapporti spazio-temporali. La motivazione è un altro fattore trainante lo sviluppo armonico del bambino.
Ritardi motori e ritardi di linguaggio possono influenzarsi reciprocamente e portare anche ad un ritiro comunicativo, senso di inadeguatezza rispetto ai pari, isolamento relazionale.
L’intelligenza si sviluppa nelle componenti comunicative, motorie, affettive, sociali, cognitive, pertanto è importante che il bambino possa accedere a tutte queste funzioni per raggiungere il proprio livello di sviluppo senza perdere step evolutivi fondamentali.
Principali difficoltà dello sviluppo del linguaggio:
- Ritardo di linguaggio ricettivo-espressivo
- Difficoltà articolatorie di linguaggio
- Difficoltà di comprensione
- Balbuzie
La logopedia si occupa anche della riabilitazione dei disturbi di apprendimento.
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ADOLESCENTI
L’adolescenza è un momento molto importante e delicato della vita nella quale il ragazzo/a deve gestire importanti cambiamenti, corporei, emotivi, cognitivi, relazionali e identitari.
A causa di tutte queste trasformazioni che si verificano sia a livello biologico che a livello sociale, gli adolescenti avvertono una profonda necessità di definirsi, di chiarire chi sono e quali sono le cose in cui credono, al fine di costruire un’identità personale. Le trasformazioni corporee, il bisogno di sentirsi accettati da coetanei e di trovare nuovi modelli di riferimento, assieme all’esigenza di raggiungere una maggiore autonomia dalla famiglia rendono questo periodo particolarmente complesso, mettendo a dura prova non solo l’adolescente ma anche l’intero nucleo familiare.
I genitoripossono trovarsi smarriti di fronte ad un figlio che non riconoscono più e avere difficoltà a decifrare i comportamenti apparentemente incomprensibili.
Liti continue in famiglia, fallimenti a scuola, isolamento, comportamenti a rischio, abuso di sostanze, dipendenza da internet e dai social, difficoltà nel rapporto con il cibo e nella gestione degli impulsi sono alcuni dei modi attraverso cui gli adolescenti esprimono il loro disagio.
I segnali possono essere transitori oppure possono cronicizzarsi e sfociare in patologie più strutturate. E’quindi fondamentale accogliere i primi sintomi di sofferenza e accompagnare questa fase complessa della crescita attraverso un percorso psicologico per l’adolescente e, contemporaneamente, intraprendere un sostegno per i genitori che li aiuti a dare significato ai rapidi cambiamenti presenti nel figlio e ad attivare strategie efficaci per affrontarli.
Il percorso di sostegno psicologico per l’adolescente fornisce uno spazio di ascolto e di costruzione di una relazione di fiducia che favorisce l’elaborazione del disagio sperimentato. La comprensione delle potenti trasformazioni che caratterizzano il momento evolutivo del ragazzo/a e il lavoro di consapevolezza su se stesso, sul suo specifico funzionamento emotivo, mentale e relazionale nei differenti contesti di vita, facilitano l’individuazione di strategie comportamentali e comunicative maggiormente efficaci e funzionali.
Nel percorso sono coinvolti i genitori, se necessario la scuola o altre agenzie di cura, in accordo con l’adolescente. In base alla specifica situazione il percorso può prevedere interventi e strumenti diversi tra cui: colloqui con l’adolescente e i genitori, valutazione psicodiagnostica, sostegno psicologico e/o psicoterapia rivolti all’adolescente, sostegno alla genitorialità.
In alcuni casi, quando gli adolescenti presentano disturbi simili tra loro o problematiche legate al periodo evolutivo che stanno vivendo, può essere utile un intervento di gruppo che potenzi il cambiamento fungendo da rispecchiamento tra sé e l’altro, oltre ad essere di per sé un acceleratore dei processi trasformativi individuali e gruppali.
Richieste più frequenti di trattamento
- Problemi comportamentali e relazionali
- Problemi di autostima
- Disturbi della condotta alimentare
- Disturbi del sonno
- Dipendenze tecnologiche
- Agiti aggressivi e discontrollo
- Ritiro sociale
- Dipendenza affettiva
- Elaborazione del trauma
- Problematiche cognitive e scolastiche
- Disturbi specifici di apprendimento
- Disturbi psicosomatici
- Disagi psicologici legati a patologie organiche
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Valutazione neuropsichiatrica infantile
La neuropsichiatria si occupa della diagnosi e cura dei disturbi del neurosviluppo e della psicopatologia nella fascia di età 0-18 anni.
L’anamnesi accurata permette di individuare patologie insorte in epoca pre-peri postnatale, di conoscere lo sviluppo del bambino o dell’adolescente, gli step evolutivi raggiunti o in ritardo, la presenza di eventi traumatici fisici o psichici, gli accudimenti parentali, l’attaccamento, le modalità relazionali familiari, lo stile educativo. Conoscere inoltre gli investimenti relativi alla scuola o le loro eventuali difficoltà, la socializzazione, il coinvolgimento e la motivazione o lo scarso interesse verso la vita, le caratteristiche personologiche, aiutano a comprendere ciò che ha determinato o aggravato la sintomatologia presente.
L’esame clinico permette di aggiungere elementi fondamentali per la diagnosi, così pure la somministrazione di test. A seconda dei casi può essere necessaria la richiesta di accertamenti clinico-strumentali per chiarire l’eziopatogenesi del disturbo.
L’intervento che si propone tiene sempre conto del sistema bambino/adolescente- famiglia-scuola- società, visione che permette di dare senso al processo di cura e ad estendere il benessere raggiunto in ogni luogo e momento della propria vita.
Principali disturbi che richiedono la consultazione:
- Patologie organiche di pertinenza neuropsichiatrica
- Disturbi dello spettro autistico
- Ritardo cognitivo
- Disturbi da deficit di attenzione/iperattività
- Difficoltà di linguaggio
- Disturbi specifici di apprendimento
- Disturbi alimentari, difficoltà di svezzamento, selettività, scarso interesse verso il cibo
- Disturbi del sonno, pavour notturno
- Disturbi di regolazione
- Disturbi psicosomatici
- Ritardo psicomotorio
- Disturbi della coordinazione motoria
- Disprassia
- Disturbi emotivo-comportamentali
- Disturbi dell’umore
- Attacchi di panico
- Problemi di autostima
- Disturbi da dipendenza da tecnologiche
- Agiti aggressivi e discontrollo
- Ritiro sociale
- Disturbi di personalità
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Valutazione dei disturbi specifici di apprendimento (DSA)
Il nostro centro è accreditato dall’ATS di Milano per la diagnosi e la certificazione dei disturbi di apprendimento, garantendo in tal modo l’attivazione delle misure compensative e dispensative previste dalla legge 170, affinché il bambino o adolescente possa avere quella tutela e salvaguardia del diritto allo studio con interventi individualizzati.
La nostra equipe è composta da un neuropsichiatra infantile, una psicologa e una logopedista secondo i decreti normativi.
I bambini con disturbi dell’apprendimento hanno spesso una bassa autostima che li porta ad avere una scarsa fiducia di sé, quest’ultima si ripercuote non solo sul rendimento scolastico, ma anche nella qualità delle relazioni con i coetanei e in generale anche sulle attività extrascolastiche. L’autostima incide in generale sul benessere psicologico del bambino, con ricadute sull’equilibrio familiare.
I Disturbi Specifici di Apprendimento sono una condizione clinica legata alla difficoltà di lettura (dislessia), di scrittura (disortografia) di calcolo (discalculia), di scrittura nella componente grafo-motoria (disgrafia) in bambini che hanno un livello cognitivo nella norma.
Il periodo in cui si possono manifestare i prodomi può avvenire già alla scuola dell’infanzia, ma è con l’inizio della scuola primaria che sorgono i problemi più evidenti e solo alla fine della seconda primaria è possibile fare diagnosi di dislessia, disortografia e alla fine della terza primaria di discalculia.
Un percorso di trattamento e un metodo di studio personalizzato aiuteranno il bambino e l’adolescente ad essere maggiormente indipendente nei compiti scolastici e a sviluppare un vissuto emotivo di autoefficacia e di maggior autostima nelle diverse aree di sviluppo.
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Sostegno scolastico
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Valutazione psicodiagnostica
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Sostegno psicologico
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Psicoterapia individuale
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Psicoterapia di Gruppo
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EMDR psicoterapia del trauma
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FAMIGLIA
Tutti noi ci portiamo dentro un’esperienza di famiglia o di comunità in cui siamo stati cresciuti. Da quell’esperienza positiva o negativa che sia stata, nasce il bisogno di generare e condividere con il proprio partner una nuova famiglia. All’interno di essa i singoli membri cercano riconoscimento e amore e, per i bambini e i ragazzi, queste istanze sono fondamentali per la costruzione del proprio sé. Si possono creare legami sani, ma anche disfunzionali, i genitori possono avere una storia pesante alle spalle, non risolta, che diventa ingombrante. Quando la sofferenza di un membro della famiglia che può essere il catalizzatore delle sofferenze degli altri componenti, oppure la sofferenza di più persone del nucleo familiare diventano durature e perseveranti, può essere il momento di chiedere aiuto a uno specialista.
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Sostegno alla genitorialità
L’atto generativo, il desiderio di maternità e paternità, nelle diverse forme che gli attuali sviluppi scientifici permettono, è da sempre un istinto sano e naturale. Essere genitori in questo ultimo ventennio ha comportato una serie di trasformazioni della famiglia e del modo di fare i genitori: dalle modifiche dei ruoli genitoriali, dal demandare parte dell’educazione dei figli alle istituzioni, dalla presenza delle nuove tecnologie che hanno modificato il modo in cui li si crescono.
Questo tipo di intervento viene offerto ai genitori che si trovano in un momento di difficoltà nella crescita e nella comunicazione con un figlio. I colloqui mirano a portare una maggiore consapevolezza dei propri stili educativi, non sempre concordanti, a migliorare la comunicazione in famiglia e all’instaurare un vero dialogo con i propri figli. Attraverso la condivisione di specifiche strategie e di strumenti idonei ai singoli componenti della famiglia si potranno identificare percorsi di cura che porteranno a un maggiore equilibrio genitoriale-familiare.
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Psicoterapia della famiglia
La terapia familiare è un approccio che individua nelle convocazioni dell’intero nucleo familiare, o di alcuni suoi membri, insieme al paziente, sia esso bambino o adulto, una potente risorsa per il cambiamento e il miglioramento della sintomatologia psicologica.
Gli esseri umani si sviluppano e si muovono all’interno di reti di relazioni significative che contribuiscono ad influenzare il nostro cammino e a determinare una parte rilevante del nostro modo di essere nel mondo, delle nostre risorse e delle nostre fatiche. In quest’ottica sistemica, i sintomi sono intesi come una possibile modalità di comunicazione, per quanto disfunzionale, della sofferenza che il paziente sente, ma non è ancora in grado di esprimere direttamente in parole, e i familiari sono tra i destinatari privilegiati di questa comunicazione.
I familiari possono essere convocati e attraverso la “testimonianza” possono essere di stimolo nell’arrivare ad una consapevolezza del problema, contribuendo con la loro visione alla definizione della difficoltà e alla ricerca collaborativa di una soluzione, specialmente quando questa problematica abbia radici primariamente relazionali.
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ADULTI
Gli adulti sono sia i giovani che si sono appena affacciati nel mondo dell’adultità, che le persone più mature con una vita già avviata e vissuta. I più giovani si trovano spesso col problema legato al lavoro, alla creazione di una loro identità, al desiderio di creare una loro vita indipendente dai genitori e dai modelli ricevuti.
Le persone più mature possono attraversare momenti in cui le certezze appaiono “traballare” o possono trovarsi in una situazione di crisi causata da traumi o da sofferenze rimaste “sommerse”. Anche la costituzione di una nuova famiglia o la fine di una relazione sentimentale può mettere in difficoltà il precedente l’equilibrio.
A volte l’origine del malessere non è così chiaro e può esprimersi attraverso la tristezza, l’ansia o problemi relazionali e affettivi. Mediante una relazione terapeutica con uno psicologo o uno psicoterapeuta si potrà raggiungere una maggior consapevolezza degli eventi di vita che hanno portato alla sofferenza attuale e recuperare le risorse e le strategie per raggiungere un miglior benessere.
Il nostro modello di lavoro ci ha portato ad offrire diversi approcci di cura a seconda dei bisogni e delle caratteristiche delle persone. Il nostro centro propone percorsi terapeutici volti a migliorare una condizione di disagio, che facilitino la consapevolezza e che integrino parti di sé, portando ad un miglioramento della propria qualità di vita nei vari contesti. Il primo contatto telefonico e/o un primo colloquio potranno essere chiarificatori rispetto al trattamento più consono per sé. A seconda dei casi potrà essere presa in considerazione una valutazione psicodiagnostica; i modi e i tempi della terapia verranno decisi nei primi colloqui e saranno sempre condivisi.
Principali disturbi trattati:
- Disturbi dell’umore
- Disturbi d’ansia
- Attacchi di panico
- Disturbi alimentari
- Disturbi del sonno
- Dipendenze affettive
- Dipendente tecnologiche
- Disturbi sessuali
- Disturbi di personalità
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Valutazione psicodiagnostica
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Sostegno psicologico individuale
Il sostegno psicologico mira ad affrontare un momento critico che la persona sta vivendo e che richiede l’intervento focalizzato su un problema specifico. Insieme allo psicologo o psicotetapeuta verranno stabiliti gli obiettivi della cura definendo gli elementi centrali della attuale crisi. Saranno considerati anche i tempi di massima utili a ristabilire l’equilibrio perduto e a raggiungere un miglior stato di benessere. In alcuni casi può succedere che la persona, superate le difficoltà più emergenti, decida di proseguire il suo percorso con una psicoterapia che intervenga ad un livello più profondo di consapevolezza e di cambiamento.
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Psicoterapia individuale
Quando le difficoltà perdurano da tempo o hanno fatto emergere questioni profonde o sono intervenuti fattori traumatici che richiedono il bisogno di un cambiamento strutturale, la psicoterapia è il percorso più idoneo. Essa si occupa del disagio psicologico nelle sue diverse forme favorendo un adattamento più consapevole alla vita. La relazione terapeutica di cura, attraverso un processo attivo e creativo, potrà affrontare i diversi ambiti della vita della persona. La finalità della psicoterapia è di integrare le diverse parti di sé portando ad una maggiore consapevolezza delle fatiche e delle risorse, stabilendo insieme le migliori strategie da mettere in campo per trovare un buon adattamento e una crescita personale volta ad ampliare il senso della propria vita.
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Psicoterapia di coppia
Il naturale bisogno di essere coppia è insito nell’uomo e ci porta a condividere pezzi di vita, nell’interesse e nell’attrazione dell’altro in quanto diverso da noi, nel desiderio di creare, progettare e condividere un benessere. Quando una coppia si costituisce e quando ha una storia di anni diventa qualcosa di altro dai singoli individui che la compongono. La coppia è dunque un sistema che funziona con le sue regole, le sue caratteristiche, le sue condivisioni, le sue implicite ed esplicite forme di stare insieme.
In particolari momenti critici, l’equilibrio della coppia può destabilizzarsi e i presupposti su cui si era creata possono vacillare. Così possono insorgere problemi di natura sessuale, litigi frequenti, difficoltà di comunicazione, si può percepire l’altro come indifferente o non disponibile. Eventi come il matrimonio, la nascita dei figli, la malattia o la perdita di un genitore possono creare incomprensioni e senso di smarrimento portando ad una situazione di crisi dove si avverte il bisogno di un aiuto.
La terapia con la coppia si pone l’obiettivo di favorire l’individuazione delle dinamiche relazionali, che generano disagi e malesseri al fine di individuare nuove e più adeguate modalità comunicative. L’esperienza dei due partner in terapia sarà uno strumento utile per conoscere gli impliciti dei loro messaggi disfunzionali e cogliere i desideri non esplicitati. L’incontro in terapia sarà anche uno stimolo a co-creare nuovi modi di stare assieme con il desiderio reciproco di incontrare e di amare l’altro anche alla luce dei nuovi bisogni e desideri emergenti.
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EMDR psicoterapia del trauma
EMDR psicoterapia del trauma
Learn MoreCosa (clinica)
COSA
Il CSPPNI realizza interventi che possono essere declinati in tre ambiti prevalenti:
- ambito clinico: intervento diagnostico-riabilitativo, consulenza e monitoraggio neuropsichiatrico, sostegno psicologico, psicoterapia, psicomotricità e logopedia
- ambito della ricerca e formazione: Scuola Triennale di Psicomotricità, Master di Specializzazione in Terapia psicomotoria per TNPEE e psicomotricisti, seminari e corsi, produzione di articoli, pubblicazioni, divulgazione di test evolutivi
- ambito benessere: spazio di sostegno alla genitorialità, percorsi di consapevolezza alla genitorialità, gruppi psicoeducativi a tema (regolazione delle emozioni, efficacia interpersonale, etc), gruppi esperienziali (psico-corporei, movimento creativo ed espressione corporea, teatro sociale), gruppi mindfulness, incontri su tematiche specifiche.
Ricerca e formazione
Il CSPPNI, Centro Studi di Psicomotricità e Psicoterapia Infantile, è stato fondato nel 1972 dal Prof. Roberto Carlo Russo con l’obiettivo di formare operatori specializzati a promuovere le competenze e le potenzialità espressive del bambino[F2] e ad affrontare le problematiche evolutive, monitorando la pluralità di fattori che interagiscono nel processo di acquisizione di autonomia e che influenzano le modalità di relazione nell’ambito familiare e sociale.
Il CSPPNI realizza le seguenti attività:
- Scuola triennale di Psicomotricità
- Master di Specializzazione in Terapia psicomotoria per TNPEE e psicomotricisti
- corsi di formazione e seminari in psicomotricità e psicoterapia infantile
- attività di aggiornamento a operatori socio-sanitari
- attività di formazione continua in ambito scolastico per il personale docente ed educativo
- incontri divulgativi[F3] sull’evoluzione neuromotoria e psicomotoria del bambino
- attività di ricerca scientifica
- attività di consulenza
- promozione di incontri interdisciplinari con finalità di ricerca scientifica e di scambio tra professionisti [F4]
- produzione di articoli scientifici e pubblicazioni
- produzione e divulgazione di test evolutivi.
Scuola triennale di Psicomotricità[F5]
La Scuola triennale di Psicomotricità nasce, accanto al CSPPNI, nel 1972: è la prima scuola di formazione per psicomotricisti in Italia.
L’intervento psicomotorio agisce sulla globalità dell’essere bambino nel rispetto della sua storia, della sua personalità e delle sue potenzialità in relazione con l’ambiente familiare e sociale e si realizza in attività ludiche di libera espressività corporea, agite e vissute con l’operatore per attivare un progressivo approfondimento della conoscenza del sé e delle sue possibilità di evolversi e realizzarsi attraverso le proprie competenze motorie, simboliche, cognitive e relazionali. Negli anni, la psicomotricità diviene una proposta adeguata per tutte le età e le situazioni nelle quali l’individuo necessiti il miglioramento della conoscenza di sé nel rispetto delle proprie potenzialità e caratteristiche personali (bambini, anziani e disabili).
Il percorso formativo si focalizza sulla conoscenza pratica nell’organizzazione dell’evoluzione del bambino, dei disturbi dello sviluppo, delle problematiche relazionali, dell’interazione bambino-ambiente, del rapporto psicomotricista-bambino e delle basi fondamentali per la conduzione delle attività psicomotorie.
L’approccio della Scuola ritiene indispensabile una collaborazione con il neuropsichiatra infantile, lo psicologo, il pediatra, lo psichiatra, il gerontologo, il sociologo, il logopedista, il pedagogista e le figure dei referenti scolastici. Fondamentale sarà il supporto alle figure parentali.
Agli insegnamenti teorico-pratici, realizzati in confronto dinamico con l’obiettivo di stimolare gli allievi ad acquisire uno sguardo critico costruttivo, viene affiancata una formazione personale attraverso laboratori esperienziali di vissuti ed espressioni corporee, che hanno lo scopo di migliorare la conoscenza di sé stessi nella relazione con l’altro.
La Scuola triennale di Psicomotricità è accreditata dalla F.I.Sc.O.P. (Federazione Italiana di Scuole e Operatori della Psicomotricità) https://www.fiscop.it/ come formazione triennale di base. Al termine della triennalità, gli operatori potranno iscriversi al Registro F.I.Sc.O.P. Autoregolamentato attraverso un esame di ammissione.
Programma
Il monte ore è diviso ogni anno in tre aree.
1. Insegnamenti teorico-pratici
2. Formazione esperienziale
3. Tirocinio
In allegato il programma dettagliato dei tre anni [F6]
La formazione ha una durata di tre anni, con un monte ore complessivo di 2400 ore.
La frequenza è di un pomeriggio alla settimana a partire dalla metà di settembre fino alla fine di giugno di ogni anno. Sono previsti inoltre:
- 10 incontri annuali destinati alla formazione psico-corporea, programmati nelle giornate di sabato
- Qualche[F8] sabato per attività di interscambio tra gli allievi delle tre annualità
- 2 incontri annuali di supervisione del tirocinio[F9]
- 1 seminario week end su tematica specifica (secondo e terzo anno)
- l’elaborazione di una tesi di ricerca finale.
Alla fine di ogni annualità è previsto un esame di ammissione all’annualità successiva. Per accedere all’annualità successiva è inoltre necessario aver presenziato all’80% delle lezioni.
Vengono ammessi un numero massimo di 15 allievi per annualità. Le iscrizioni vengono chiuse al raggiungimento del numero previsto.
Per accedere alla Scuola è richiesto il conseguimento del diploma di Scuola Media Superiore.
I colloqui informativi e di selezione vengono realizzati dal mese di maggio fino alla fine del mese di settembre su appuntamento.
Master di Specializzazione in Terapia psicomotoria
Il Master ha l’obiettivo di affrontare la pratica della terapia psicomotoria andando ad approfondire tutti i fattori incidenti nella genesi del disturbo, con una maggiore conoscenza delle patologie più frequenti. Verrà privilegiato un apprendimento esperienziale attraverso gruppi di lavoro psico-corporei e attività di supervisione dei casi portati dai partecipanti.
- Significati biologici delle competenze nei primi tre anni (Roberto C. Russo)
- Correlazioni tra patologia e storia del bambino nelle acquisizioni (Roberto C. Russo)
- Problematiche relazionali e disturbi dello spettro autistico (Roberto C. Russo)
- Problematiche motorie con specifico riguardo alle disprassie (Roberto C. Russo)
- Problematiche dipendenti dal processo di lateralizzazione (Roberto C. Russo)
- Patologie che richiedono l’intervento psicomotorio (Sara Panunzi)
- Disturbi dell’alimentazione e intervento Psicomotorio (Susanna Russo)
- Aspetti neuropsicologici e visuomotori della funzione visiva (Maurizio Giannelli)
- Problematiche e genesi nei DSA (Milena Marini)
- Modalità valutative: Osservazione Psicomotoria e specificità di Test per la conoscenza delle dinamiche evolutive (Roberto C. Russo)
- Dinamiche nelle famiglie problematiche e disturbi infantili (Georgia Russo)
- Aspetti relazionali intra familiari del trauma infantile (Azzurra Senatore)
- Interrelazione tra modelli familiari e sociali (Silvia Russo)
- Fondamenti per l’impostazione della Terapia psicomotoria (Roberto C. Russo)
- Problematiche relazionali Terapista-Paziente (Silvia Russo)
- Conduzione e strategie terapeutiche (Roberto C. Russo)
- Quale Supervisione e quale Supervisore (Susanna Russo)
- Esperienze professionale nella relazione con il bambino (Manuela Talamoni)
- Sessioni di supervisioni dei casi portati dai partecipanti
Durata e frequenza
Il Master ha la durata di un anno accademico (ottobre-giugno).
Sono previsti 10 incontri teorico-pratici a cadenza mensile (sabato ore 9-18) e 6 incontri esperienziali di esplorazione psico-corporea (venerdì ore 17-21).
Iscrizioni
Vengono ammessi un numero massimo di 15 allievi per edizione. Le iscrizioni vengono chiuse al raggiungimento del numero previsto.
Per accedere al Master [F12] è richiesto il conseguimento del titolo di TNPEE o dell’attestato di un corso triennale di psicomotricità. Per le altre figure professionali viene rilasciato un attestato di partecipazione.
I colloqui informativi e di selezione vengono realizzati dal mese di maggio fino alla fine del mese di settembre su appuntamento.
Agli iscritti verranno riconosciuti 50 crediti ECM e 50 Crediti F.I.Sc.O.P.
Aggiungere allegati
Qui dobbiamo per forza parlare di centro, da capire come scindere da attività radici del corpo
Ho tenuto bambino perché questo era lo stampo, ma amplierei no? Mettiamo individuo?
Ci sta?
Vi torna? perchè l’ho un po’ trasformato
Inserire stralci di libri di roberto per illustrare il modello?
Da revisionare o prendiamo per buono?
C’era monte ore globale dei 3 anni, trasformerei per annualità > chiedere ore splittate a Roberto
Quanti? Ma è vero?? Facciamo uno all’anno?
Aggiunti io
Ho tolto costi. Così devono chiamare per averli…
O solo in allegato come per scuola?
In sito si parla di attestato per altre figure professionali: possono accedere come uditori?
Learn MoreCosa (area benessere)
AREA BENESSERE
PERCORSI DI CONSAPEVOLEZZA SULLA GENITORIALITA’
Essere genitore è un “lavoro” molto complesso e spesso ci si trova soli ad affrontare situazioni difficili (momenti di crisi, passaggi evolutivi, cambiamenti, separazioni, lutti ecc… ) nella profonda incertezza di quelle che siano le modalità relazionali ed educative più idonee e funzionali al proprio nucleo familiare.
La famiglia e il rapporto con i genitori sono il luogo primario all’interno del quale si realizza la crescita e lo sviluppo del bambino. (o dei figli?)
I percorsi di consapevolezza sono interventi formativi e di sostegno psicologico rivolti alla famiglia, alla coppia genitoriale o il singolo genitore.
Gli incontri sono calibrati sui bisogni reali e concreti della famiglia e finalizzati alla costruzione di strategie e di risorse educative funzionali ed efficaci nella promozione di una sana crescita emotiva dei figli.
PERCORSO 1: Spazio incontro mamma bambino
Un tempo quando la nascita di un bambino era condivisa all’interno di famiglie allargate o in contesti sociali dove gli scambi con altri genitori erano la quotidianità, era più facile e più naturale avere un sostegno, un aiuto, un consiglio o un confronto. Oggi la nascita di un figlio avviene spesso all’interno di una relazione di coppia chiusa per diversi motivi: lontananza da casa, migrazione, mancanza dei propri familiari più stretti, mancanza di una rete amicale. Ad aggiungersi ai vari motivi che possono portare i neo genitori a vivere da soli dubbi e incertezze sui “primi passi” da prendere nell’educazione del proprio figlio si aggiungono modelli educativi in evoluzione, cambiamenti delle strutture familiari, confusione dovuta a troppa informazione con la difficoltà di selezionare ciò che ci appartiene.
Lo Spazio incontro mamma bambino fornisce un percorso rivolto alle mamme e i loro bambini (di età compresa tra gli 0 e 2 anni) per sostenerli nella relazione, nelle attività di gioco e nello sviluppo psicomotorio adeguato alla specifica fase evolutiva. Gli incontri favoriranno anche la condivisione e il confronto tra mamme, attraverso l’accompagnamento di un esperto che affronterà i temi cruciali del periodo perinatale: il sonno del bambino, l’allattamento, lo svezzamento, le regole, i tempi e i ritmi della giornata, ecc. Verranno inoltre condivise riflessioni sulle scelte educative, sui diversi stati emotivi che si muovono nella crescita di un figlio e sugli equilibri personali familiari dei neo genitori.
PERCORSO 2: strategie che stimolano lo sviluppo mentale e l’equilibrio psicofisico del bambino
Questo corso vuole fornire ai genitori, in maniera pratica e diretta, una guida e degli strumenti efficaci per superare momenti difficili che si possono incontrare ogni giorno nell’interagire con un bambino, al fine di trasformare questi momenti in opportunità per alimentare le risorse e le potenzialità del bambino e dell’intera famiglia.
Sulla scorta delle più recenti scoperte sullo sviluppo cerebrale, verranno offerti momenti di didattica e di confronto, filmati, attività pratiche, giochi da svolgere con i propri bambini per favorire un equilibrato sviluppo mentale del bambino. I genitori avranno anche a disposizione una dispensa che li guiderà (in maniera pratica e semplice) nella conoscenza delle funzioni del cervello e dei processi da attivare per favorire l’integrazione tra le diverse parti. Il corso insegnerà ai genitori come favorire una salute mentale ed emotiva del bambino, sostenendo la flessibilità, la capacità di adattamento, la stabilità e la capacità di comprendere sé stesso e il mondo che lo circonda. Imparando a conoscere il concetto di integrazione sarà possibile elaborare e attuare strategie che favoriscono uno sviluppo sano ed una buona relazione genitori/figli. Verranno fornite abilità che facilitino l’empatia, la comunicazione, la regolazione delle emozioni, la risoluzione dei problemi e dei conflitti.
Il corso della durata di 8 incontri è rivolto a genitori con bambini tra i 2 ei 12 anni e può essere svolto con sedute individuali o di gruppo.
PERCORSO 3: Incontri ludico-ricreativi tra genitori e figli
1 rivolto a genitori e bambini
2rivolto a genitori e adolescenti
(su questi attendo scritto da Francesca)
PERCORSO 4: come sostenere la crescita di un adolescente
Questo programma di lavoro promuove una conoscenza delle caratteristiche e dei bisogni dell’adolescente e fornisce ai genitori in maniera pratica e diretta delle occasioni per riflettere sul proprio stile relazionale e sui modelli di attaccamento loro e dei loro figli. Verranno svolti degli esercizi di tipo esperienziale per aiutare i genitori a riflettere sui bisogni dei figli, che sottostanno ai comportamenti problematici. Il lavoro ha il fine di aiutare i genitori a trovare delle risposte maggiormente sintoniche e facilitare la modulazione delle manifestazioni emotive, riducendo comportamenti a rischio e promuovendo uno sviluppo autonomo. Il percorso sostiene le capacità genitoriali di riflessione, di autoconsapevolezza e di autoregolazione che aumentano la capacità di affrontare il conflitto con l’adolescente, favorendo processi di collaborazione, negoziazione e cambiamento.
Basandoci sulle più recenti scoperte nel campo della neurobiologia interpersonale, viene fornita una guida per comprendere i processi mentali dei ragazzi, proponendo una serie di strategie, che stimolino il funzionamento cerebrale nell’adolescente per alleviare il disagio e la solitudine, rendendo più gratificante il rapporto con gli altri.
Il corso della durata di 8 incontri è rivolto a genitori con adolescenti tra i 12 e i 18 anni e può essere svolto con sedute individuali e/o di gruppo.
PERCORSI DI CONSAPEVOLEZZA PSICOCORPOREI
I più recenti sviluppi delle neuroscienze, hanno evidenziato il ruolo centrale svolto dai codici espressivi pre-verbali e corporei nella regolazione dell’esperienza emotiva e nel processo di crescita e di cambiamento, dimostrando anche che un’inibizione prolungata dell’azione crea una serie di squilibri psicofisici.
I percorsi di consapevolezza psicocorporea si basano sul riconoscimento dell’unità corpo-mente e lavorano, all’interno dei diversi contesti, per favorire la crescita psicologica e sviluppare la propria individualità nel rispetto profondo dell’unicità di ognuno. Le attività esperienziali promosse lavorano per sostenere un’unità coerente tra pensieri, azioni e sensazioni e favoriscono un riconoscimento (di sé?) ed una regolazione delle emozioni.
PERCORSO 1: Gruppi di educazione psicomotoria
Il percorso si rivolge ai bambini tra i 3 i 10 anni (i gruppi sono suddivisi per fasce d’età) e vuole favorire uno sviluppo armonioso e autentico del bambino attraverso attività di gioco e di movimento corporeo. Durante l’infanzia il gioco e l’attività motoria sono le condizioni più favorevoli per comunicare, esprimere, crescere e socializzare. Con l’ausilio di situazioni di gioco, viene creato un ambiente stimolante a fare esperienze di sé, della propria creatività e potenzialità che favoriscono un’integrazione tra aspetti motori, cognitivi e relazionali. L’attività di educazione psicomotoria promuove nel bambino: l’espressività globale; la sperimentazione delle proprie competenze, difficoltà e limiti; la consapevolezza ed il piacere delle proprie azioni sviluppando un’immagine positiva di sé e l’integrazione e la socializzazione con i coetanei.
Inoltre il percorso favorisce la capacità di orientarsi nello spazio e nel tempo, e migliora le capacità di attenzione, concentrazione e comunicazione verbale.
PERCORSO 2: gruppi esperienziali psicocorporei
Il gruppo esperienziale psicocorporeo è un percorso di consapevolezza su sè stessi e sul proprio funzionamento interpersonale e relazionale in maniera interattiva e dinamica. Si avvale di un utilizzo integrato del canale verbale e non verbale (codici corporei)
Il percorso ha l’obiettivo di facilitare l’integrazione tra corpo e mente, aiutando le persone a sciogliere i blocchi energetici e i meccanismi difensivi che si creano sia a livello fisico che psicoemotivo, diminuendo il livello di stress e aumentando la resilienza. Questo percorso si serve di pratiche di respirazione, tecniche di rilassamento, esercizi fisici, attività di gioco, di role-playing e di teatro espressivo. Seguono momenti di condivisione e verbalizzazione della propria esperienza.
Il percorso della durata di 10 incontri è rivolto sia a gruppi di adulti che a gruppi di adolescenti.
PERCORSO 3: Mindfulness
La mindfulness è un invito alla consapevolezza ed è coltivata assumendo una curiosa posizione di “testimone imparziale” nei confronti della propria esperienza. Si avvale del respiro, dell’attenzione, dell’accettazione, della mente del principiante (va spiegato cosa vuol dire?) e ci permette di accogliere l’esperienza nel momento presente, facendo esperienze di calore e di contatto.
Il corso, rivolto sia ad adulti che adolescenti, (svolto in setting sia individuale che di piccolo gruppo) fornisce strumenti utili per essere meno critici e giudicanti, sia verso sé che verso la realtà, permette di controllare (controllare non mi piace molto) e contenere emozioni, sensazioni e pensieri negativi che possono portare alla sofferenza. Queste pratiche di consapevolezza portano a un senso di benessere psico fisico.
L’obiettivo non è eliminare ogni pensiero o emozione negativa, ma imparare a vederli per quello che sono, accettando che ci siano e sviluppando la capacità di scegliere un comportamento più riflessivo, invece di agire impulsivamente e peggiorare le situazioni.
Inoltre le pratiche di mindfulness ci permettono anche di imparare a controllare gli automatismi disfunzionali come farsi prendere dall’ansia, reagire con rabbia, lavorare o magiare troppo, evitando di agire governati dal “pilota automatico”. Questo porta ad un aumento dell’attenzione e della concentrazione funzionali al raggiungimento di obiettivi, in diversi ambiti come quello lavorativo, scolastico o relazionale.
PERCORSO 4: Movimento creativo
In questo momento in cui, più che mai il futuro ci appare incerto e ci sentiamo disorientati, abbiamo bisogno di scoprire un nuovo modo di orientare la nostra mente e il nostro corpo verso una maggior consapevolezza.
La proposta “movimento creativo” è un’esperienza di movimento per conoscersi, creare possibilità e libertà di espressione di sè stessi, grazie all’utilizzo di materiali e musica. Il percorso permetterà di sperimentare come distanza e prossimità possano coesistere in uno stesso spazio/tempo favorendo un ri-avvicinamento emotivo attraverso la mediazione del movimento, della danza e dell’azione del nostro corpo.
Questo processo attivato inizialmente dal conduttore, che crea la “scena” all’interno della quale si svolgono le sessioni, favorisce nelle persone la possibilità di esprimere le proprie potenzialità espressive e creative attraverso il corpo e il movimento, dando una lettura simbolica ad ogni esperienza vissuta.
PERCORSO 5: atelier d’arte
Cercare qualcosa e qualcuno
PERCORSO 6: Yoga consapevole
Cercare qualcosa e qualcuno
PERCORSI DI ABILITA’
Qualche riga di spiega….
Percorso 1: abilità di regolazione emotiva e di efficacia interpersonale
Questo percorso fornisce due tipi di abilità, quelle per regolare le emozioni e quelle per essere efficaci nelle relazioni. Le prime abilità lavorano per ridurre la vulnerabilità emotiva e la reattività. I partecipanti verranno guidati in maniera interattiva e pratica verso la capacità di riconoscere, comprendere e accettare le emozioni. Verranno fornite delle skills per favorire l’accumulo di emozioni maggiormente positive in linea con i propri valori e i propri obiettivi di vita e verranno esplorate attività che promuovono il prendersi cura di sé stessi e del proprio corpo nel rispetto dei propri bisogni e ritmi.
La seconda parte del lavoro si orienta sulle abilità per: costruire e mantenere relazioni positive; raggiungere i propri bisogni/obiettivi affermando sé stessi e rispettando l’altro; mantenere il rispetto di sé stessi essendo assertivi e trasparenti.
Le abilità verranno acquisite con la didattica, i giochi di ruolo, gli esercizi esperienziali e la condivisione tra i partecipanti.
L’attività viene realizzata in 8 incontri ed è rivolta sia agli adulti che agli adolescenti.
Percorso 2: abilità per tollerare la sofferenza, affrontare i conflitti e sostenere i cambiamenti.
Serate a tema (un aperitivo con l’esperto)
Le seratesono momenti formativi e di confronto informale per dialogare con psicologi, psicoterapeuti, neuropsichiatri infantili, logopedisti su temi importanti per la crescita dei bambini e degli adolescenti. Gli incontri, gratuiti, sono rivolti a genitori, caregiver, insegnanti e operatori socio-sanitari.
Ad ogni serata verrà svolta un argomento differente. Le tematiche che affronteremo riguarderanno:
- La nascita di un figlio ed il ruolo genitoriale
- Le principali tappe di sviluppo evolutivo di un bambino e le possibili difficoltà che si possono incontrare
- Come riconoscere i disturbi alimentari e cosa fare per affrontarli
- I disturbi del sonno, come gestire e rimpostare i normali ritmi sonno e veglia
- Disturbi dell’apprendimento come riconoscerli e cosa fare
- Le risorse della famiglia e della scuola davanti alle esperienze difficili dei bambini (separazione, malattie e lutti)
- Come favorire la verbalizzazione delle emozioni dei bambini
- Il mare in tempesta: come vivere con un adolescente senza essere travolto dalle onde
- Dipendenza dalla rete e cyberbullismo
- Il corpo non mente: ascoltare i segnali del nostro corpo per prenderci cura della nostra anima
- Come gestire un conflitto utilizzando le tecniche di de-escalation
- Come regolare le emozioni e gestire efficacemente le relazioni
- Quali sono i nostri bisogni, i nostri valori e come raggiungere i nostri obiettivi
14.L’incontro tra culture diverse, processi di confronto e cooperazione tra famiglie
Learn MorePrassie e lateralizzazioni
Prassie, Lateralizzazione, Grafia
impostazione innovativa per prevenzione, valutazione e terapia
30 – 31 maggio 2020

L’acquisizione delle prassie è preceduta da una organizzazione motoria che richiede una serie di competenze, senza le quali il processo evolutivo non può accedere al livello prassico. Per tale motivo risulta fondamentale conoscere in modo approfondito alcune specifiche competenze motorie di base prima di accingersi a valutare le prassie. Questo è l’obiettivo del corso al fine di una corretta valutazione e relativa impostazione terapeutica.
La lateralizzazione è un processo complesso, a impronta genetica, che si realizza in modo esperienziale. Le difficoltà evolutive della lateralizzazione hanno possibili ripercussioni sugli apprendimenti. Le tre problematiche principali sono rappresentate dal ritardo della acquisizione, dal conflitto tra il genotipo e il fenotipo e dal condizionamento ambientale. La possibilità di valutare questi aspetti può prevenire lo strutturarsi di alcune importanti carenze motorie, cognitive e relazionali. Diffusa è la disattenzione per questo fondamentale processo.
La grafia oltre alla capacità di controllo grafo-motorio, richiede una serie di adattamenti posturo-cinetici necessari per facilitarne la realizzazione. Questi adattamenti sono troppo spesso disattesi sia nell’ambito familiare (per carenza di competenza) sia nell’ambito scolastico (per carenza di formazione). Conoscere queste necessità aiuta il bambino a procedere adeguatamente limitando o escludendo disturbi consequenziali che si riflettono sugli apprendimenti e sulla relazione.
Programma
Prima giornata
Prassie e Disprassie
Ore 9,00 – 10,00
Processi evolutivi per lo sviluppo del movimento.
Ore 10,00 – 10,30
Partecipazione dell’emozionalità all’atto motorio
Ore 10,30 – 11,00
Variabilità dei disturbi dell’atto motorio e disfunzioni correlate
Ore 11,00 – 12,00.
Prassie: basi neurofisiologiche, caratteristiche funzionali e variabili individuali.
Ore 12,00 – 12,30
Riflessioni e discussione.
Ore 12,30 – 13-30 Intervallo
Ore 13,30 – 14,30
Definizione di disprassia da parte di alcuni autori.
Classificazione in uso delle disprassie
Ore 14,30 – 15,00
Diversa modalità di approccio valutativo delle competenze prassiche
Ore 15,00 – 17,00
Video e analisi di 9 bambini disprassici
Ore 17,00 – 17,30
Intervento terapeutico nelle disprassie
Ore 17,30 – 18,00
Riflessioni e discussione sulle prassie e disprassie
Docente
Prof. Roberto Carlo Russo
Neuropsichiatra Infantile e Psicoterapeuta
Modalità Iscrizioni
Crediti ECM 18,1 per: Medici, TNPEE, Psicologi, Logopedisti, Educatore professionale, Terapisti della Riabilitazione, Psicomotricisti (16 crediti F.I.Sc.O.P.)
Costo € 200,00 + iva (= € 244,00)
Massimo 15 partecipanti.
L’attivazione del seminario è subordinata alla iscrizione di un minimo di 10 partecipanti; in caso contrario la Direzione si riserva di comunicare la sospensione al più presto e verrà rimborsato solo la quota già versata.
Sede del Corso: CSPPNI s.r.l. Viale Marche, 93 – Milano
Per le iscrizioni rivolgersi a Intervision Italia al 02316790 o formazione@intervisionitalia.com
Seconda giornata
Processo di Laterizzazione
Ore 09,00 – 09,15
Basi biologiche della lateralizzazione nel mondo animale.
Ore 09,15 – 09,45
Importanza della visione nel processo di lateralizzazione
Ore 09,45 – 10,15
Lateralizzazione visiva nella specie umana e
Interdipendenza tra lateralizzazione cerebrale e lateralizzazione somatica
Ore 10,15 – 10,30
Espressività della lateralità congenita e acquisita e importanza in rapporto ai segmenti corporei.
Indagine della espressività dominate destra e sinistra in 800 casi dai 3 agli 11 anni.
Indagine della impronta genetica destra e sinistra in 146 bambini dagli 8 ai 16 mesi.
Ore 10,30 – 11,30
Patologia del processo di lateralizzazione
Intervento terapeutico nelle dislateralizzazioni
Ore 11,30 – 12,00
Confronto/dibattito sul processo di lateralizzazione
Ore 12,30 – 13-30 Intervallo
ORGANIZZAZIONE DELLE COMPETENZE GRAFICHE
Ore 13,30 – 13,45
La rappresentazione grafica è una attività comunicativa
Ore 13,45 – 14,45
Significato del disegno e sua evoluzione nel bambino
Ore 14,45 – 15,00
Scrittura apprendimento ed evoluzione
Ore 15,00- 16,00
Disgrafie: tipi ed evoluzione (analisi grafiche)
Ore 16,00 – 16,45
Analisi delle condizioni somatiche e spaziali per un approccio corretto alla realizzazione grafica.
Problemi in atto e a distanza derivanti da posture scorrette.
Ore 16,45 – 17,15
Ricerca, in un campione di 1050 casi, sulle correlazioni tra disprassie, dislateralizzazioni e disgrafie in 155 bambini.
Ore 17,15 – 17,45
Discussione e riflessioni sulle connessioni e interdipendenza tra prassia, lateralizzazione e grafia.
Intervento terapeutico.
Orte 17,45 – 18,00
Verifica per ECM